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Quattro mesi di sondaggi per capire la nostra realtà

Questa settimana non verrà pubblicato il consueto sondaggio, come è sempre avvenuto da quando è iniziata la pubblicazione di Chiamamicitta.it, il 4 luglio.

Sono esclusivamente motivazioni di opportunità: abbiamo alle spalle (speriamo) eventi drammatici che hanno coinvolto emotivamente anche le nostre comunità. A ciò, ma sarebbe già ampiamente sufficiente, si aggiunga il periodo di feste per la commemorazione dei Defunti.

Ritorneremo puntuali la prossima settimana.

Cogliamo questa occasione per ricapitolare cosa è stato fatto in questi 4 mesi.

Abbiamo iniziato con l’Europa.

ECCO COSA PENSANO I RIMINESI DELL’EUROPA

Un segnale preciso. Non solo argomenti localistici ma anche di carattere generale.

Infatti poi abbiamo proseguito con il tema del razzismo.

IL RAZZISMO ABITA (ANCHE) QUI?

Poi l’economia.

BANCHE, FIDUCIA DEI RIMINESI A PICCO

e la sicurezza dei cittadini.

PROVINCIA SICURA? ECCO COME LA PENSIAMO


Chiamamicitta.it si è anche cimentata sui temi della liberalizzazione delle cosiddette droghe leggere.

http://archivio.chiamamicitta.it/cannabis-libera-cosa-dicono-riminesi/

CANNABIS LIBERA, COSA PENSANO I GIOVANI

Senza trascurare la condizione delle donne:

DONNE MOLESTATE, ECCO COSA SUCCEDE DA NOI

 

Il nostro territorio è stato al centro di indagini demoscopiche sulla sanità.

SIAMO CONTENTI DELLA NOSTRA SANITÀ?

sul turismo

TURISMO 2016, COSA NE PENSANO I RIMINESI

e sulle fiera e palacongressi.

Fiera di Rimini. Il giudizio dei riminesi

Non ci siamo sottratti alla grande attualità politica.  Ci riferiamo al referendum del prossimo 4 dicembre.

Referendum. I risultati del sondaggio

Gli ultimi due sondaggi li abbiamo dedicati allo spostamento del mercato ambulante.

Spostamento del mercato: cosa ne pensano i riminesi?

e su come si informano i riminesi.

Come si informano i riminesi?

Complessivamente sono stati pubblicati 19 sondaggi di opinione. Tutti i sondaggi sono stati fatti con i criteri della massima professionalità e rigore della disciplina della statistica.

Evidente che non hanno, come tutte le indagini demoscopiche, la pretesa della verità, ma semplicemente in molti casi indicano tendenze in altri sono una fotografia fedele della realtà indagata.

Cogliamo l’occasione, senza nessuno spirito polemico, ma solo per chiarezza di rispondere al nostro corsivista Nando Piccari che commenta il sondaggio sullo spostamento del mercato ambulante.  Piccari scrive di essere preoccupato che i suoi ““sensori percettivi” sarebbero andati talmente in tilt da non aver colto che addirittura 86,56 riminesi ogni 100 vorrebbero di nuovo il mercato in Piazza Malatesta.” Lasciando intendere che chi ha realizzato il sondaggio ha  formulato una domanda che portava ad una risposta praticamente univoca.

A Nando Piccari non sono andati in tilt i suoi sensori percettivi ma semplicemente ha peccato di disattenzione. Infatti l’85,56 dei frequentatori del mercato ambulante bocciano la nuova organizzazione. Evidente che è cosa completamente diversa da un ritorno in Piazza Cavour che il sondaggio ha comunque testato con un risultato di netta spaccatura tra contrari e favorevoli. Per altro, sempre per poca attenzione, se Piccari avesse letto anche la domanda non avrebbe, sicuramente, scomodato l’esperto in sondaggi.

Per concludere che non vi è nessuno interesse fare sondaggi guidati. Ma non vi è neanche nessuno interesse non affrontare alcuni temi perchè non graditi a qualcuno.

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