A Santarcangelo sono iniziati oggi (lunedì 5 giugno) sul ponte di via Trasversale Marecchia i lavori propedeutici alla realizzazione della passerella a sbalzo che accoglierà un tratto della pista ciclabile di collegamento tra il capoluogo e la frazione di San Martino dei Mulini.
Nel dettaglio, il primo stralcio attualmente in corso è la manutenzione straordinaria da parte della Provincia di Rimini, con il rifacimento tra l’altro di cordoli e guardrail, al quale seguiranno gli interventi di Hera e Adrigas per ricollocare sul lato opposto del ponte le tubazioni dell’acqua e del gas per consentire i lavori successivi.
Le imprese all’opera – Fratelli Ottaviani di Montegrimano Terme (Pesaro-Urbino) e Tecnoviadotti srl di Udine – sono state quindi autorizzate a limitare la circolazione durante l’esecuzione dei lavori nella misura necessaria per la tipologia degli interventi da eseguire sull’impalcato.
Sul ponte, dunque, in base alle diverse fasi di avanzamento dei lavori potranno essere in vigore il senso unico alternato, la circolazione non in asse con le rispettive corsie o la chiusura momentanea al traffico. La modifica prevalente, in ogni caso, sarà l’istituzione del senso unico alternato regolato da semafori anche 24 ore su 24 o da movieri a seconda degli interventi in corso.
L’esecuzione di lavori in orari serali e notturni, invece, sarà comunicata con congruo anticipo alla cittadinanza, al fine di limitare al massimo i disagi. Sempre per contenere l’impatto dell’intervento sulla viabilità provinciale e comunale, è già stata collocata in prossimità di alcune intersezioni strategiche la segnaletica che invita all’utilizzo di percorsi alternativi, dal ponte in località ponte Verucchio alla strada Marecchiese (SS258).
Quello attualmente in corso è il primo di quattro cantieri per quattro diverse opere: dopo la manutenzione al ponte e lo spostamento delle condutture, infatti, sono previsti la realizzazione del percorso ciclopedonale dal cimitero di San Martino al fiume e della passerella sul ponte.
I lavori, che dureranno almeno fino alla fine del 2023, hanno un costo complessivo superiore a 4 milioni di euro, di cui 2,5 a carico del Comune – finanziati con 1 milione di euro dal Pnrr, l’accensione di un mutuo e risorse proprie – e della Provincia di Rimini per la parte restante.