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In 2 mila al “picnic” a Vergiano

Abbiamo scritto due giorni fa sulla guerra scoppiata tra Confcommercio ed associazioni agricoltori sulla nuova moda dell’estate. Cenare tra gli ulivi, in vigna o in un campo di mais. L’importante è vivere le notti d’estate sotto le stelle riscoprendo la collina. Fino a un paio di anni fa le esperienze di questo tipo si contavano sulle dita di una mano, poi il passaparola e una maggiore attenzione verso la riscoperta delle tradizioni e della campagna hanno fatto il resto.

Oggi il fenomeno delle cene d’estate nelle terre del contadino è in piena espansione. Le serate stanno spopolando e c’è chi ha dovuto imporre il numero chiuso chiedendo ai propri clienti di ‘adottare un ulivo’, per evitare le calche e lasciare a chi sceglie di vivere così le notti d’estate, la tranquillità e l’esclusività di un pic nic sotto le stelle.

Inumeri sono da capogiro.
«Abbiamo avuto serate con oltre mille persone – ammette Milena Falcioni del Podere dell’Angelo, a Vergiano -. Siamo partiti tre anni fa con gli aperitivi in vigna per i nostri clienti, poi abbiamo visto che la cosa piace e oggi vediamo arrivare tantissima gente». Per sfamarle «collaboriamo con un macellaio, c’è chi arriva con il Food truck».

Come riporta il Resto del Carlino sabato 5 agosto, al Podere dell’Angelo si è replicato ed il successo è stato più consistente della precedente iniziativa. Oltre 2 mila persone hanno affollato la collina di Vergiano.

vigna

Anche tra i presenti vi è stato sconcerto per la bolgia. Più che un picnic sembrava una affollata discoteca con tanto di dj set

Sicuramente tutto in regola ma è una cosa completamente diversa dalle visite guidate nelle aziende agricole, dalla degustazione die prodotti dell’azienda o dalla formula più classica dell’agriturismo.

E’ l’utilizzo di uno spazio, in campagna, per svolgervi delle feste a pagamento.

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