Scoperte le origini dell’incendio che ha devastato la zona del Parco di San Bartolo nel fine settimana.
Si tratterebbe di un incidente, causato da un uomo che stava falciando il campo di sua proprietà – circa tre ettari – non lontano dalla riserva naturale. Durante l’operazione, circa alle 18.00, le lame del trinciaerba hanno incontrato un masso, generando scintille e fiamme immediate. L’uomo ha prontamente segnalato l’incendio al 115, e si è messo in contatto immediato con l’agriturismo non lontano, cercando di mettere in salvo i suoi clienti.
Stando al racconto dell’uomo, che ha rilasciato nella mattinata un intervista al Resto del Carlino spiegando l’accaduto, le fiamme si sono propagate in velocità dal campo verso la falesia “saltando la strada” e propagandosi nel parco della riserva naturale. Nonostante l’immediato intervento dei vigili del fuoco, è stato necessario aspettare le prime luci del giorno per far intervenire il Canadair, macchina che può volare solamente con la luce del sole, e spegnere definitivamente le fiamme.
Non ci sarebbe dunque un atto deliberato e doloso dietro la tragedia del San Bartolo, ma semplicemente un incidente accaduto in un momento di estrema siccità e caldo da record.
Ricordiamo che la Regione ha già stanziato un milione e 400mila euro per risanare la zona dell’incendio e sta attivamente cercando fondi anche a livello europeo. A breve, inoltre, partirà anche una campagna di solidarietà tramite una serie di iniziative culturali, con una cartolina dell’artista Alessandro Baronciani.
