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Vaccini obbligatori, anche a Riccione un ordine del giorno “Ni-Vax”

Dopo i No Vax, , forse sta nascendo un’altra categoria, quella dei “Ni-vax”: non contrari in assoluto alle vaccinazioni ma molto perplessi di fronte all’obbligo di farle.

Il 13 ottobre i gruppi che hanno la maggioranza nel Consiglio Comunale di Riccione hanno firmato un ordine del giorno sull’obbligo delle vaccinazioni. Il testo riprende quello di una lettera già inviata dal Comune di Gatteo, anch’esso governato dal centrodestra.  Diversa, invece, la posizione della maggioranza consigliare nel Comune di Cattolica, che appartiene al Movimento 5 Stelle, che ha chiesto di sospendere la legge che rendere ha reso di nuovo obbligatorie le vaccinazioni.

Ma ecco il testo integrale dell’ordine del giorno di Riccione:

PROPOSTA DI DELIBERAZIONE DI CONSIGLIO COMUNALE
n. 77 del 13/10/2017

OGGETTO

ORDINE DEL GIORNO PRESENTATO DAI GRUPPI CONSILIARI DI
MAGGIORANZA AD OGGETTO: CRITICITÀ DERIVANTI
DALL’APPLICAZIONE DELLA LEGGE 119 DEL 31 LUGLIO 2017 DI
CONVERSIONE DEL DL N. 73 DEL 7 GIUGNO 2017 RECANTE
DISPOSIZIONI URGENTI IN MATERIA DI PREVENZIONE VACCINALE.

Premesso che il Consiglio Comunale in merito alla tematica di cui all’oggetto

  • è pienamente consapevole dell’inderogabile obbligo dell’Ente locale di applicare le leggi sovra-ordinate in qualità di rappresentante sul territorio dei poteri esercitati dallo Stato Italiano e derivanti dalla Costituzione,
  • è altresì non insensibile alle pressanti e preoccupate, tuttavia civilissime, sollecitazioni che una vasta parte dell’opinione pubblica ed in particolare i genitori interessati alla problematica, manifestano alla politica ed alle Pubbliche Amministrazioni,

invita il Sindaco e la Giunta Comunale
a fare propria sostanzialmente la lettera di pari oggetto che già il Comune di Gatteo ha inviato al Governo della Repubblica Italiana, condividendone le premesse, le motivazioni,
le preoccupazioni e l’equilibrio con cui sono espresse e che di seguito si riporta il testo che si propone di inviare:

Con la presente siamo a segnalare alcune criticità sorte e che sorgeranno, in seguito all’emanazione della Legge in oggetto. Non è nostra intenzione entrare nel merito della questione sanitaria, come Comune applicheremo le disposizioni di Legge previste.

Ci sono alcuni aspetti della vicenda che però ci chiamano in causa direttamente, in questo ultimo mese siamo infatti stati molto sollecitati dai genitori che non intendono vaccinare i loro figli. Li abbiamo incontrati più volte, inoltre hanno inviato numerosissime lettere in cui in modo improprio, si chiede al Sindaco di mettere in atto azioni volte a prendere posizione contraria nei confronti della legge. Non è nostra intenzione dare corso a queste richieste ciò nonostante il tono di alcune sollecitazioni ci pare assolutamente condivisibile e per questo ci sentiamo di allegare una lettera scritta da alcuni di questi genitori perché possiate trarne spunto di riflessione e porvi in modo serio e partecipe il problema.

Il tema è quello dell’esclusione dei bambini della fascia d’età 0/6 dai percorsi scolastici ed educativi, come detto sopra non si vuole entrare nel merito della validità dell’obbligo vaccinale per questi minori, ma di fatto i bambini che non saranno vaccinati e per i quali non verrà manifestata una chiara volontà di sanare la loro posizione, non potranno andare a scuola. Chi fra questi aveva già iniziato il percorso didattico non potrà tornare all’interno del gruppo classe, riallacciare rapporti con compagni e insegnanti. I bambini in regola con le vaccinazioni o sulla strada per regolarizzarsi potranno andare a scuola, come pure i bambini della fascia 6/16 non in regola. E’ dunque evidente come di fatto si verrà a creare una disparità di trattamento, una discriminazione fra bambini. Questo aspetto ci riguarda, soprattutto perché in una piccola comunità come la nostra le relazioni sono più strette e le discriminazioni più evidenti e dolorose.

Ci chiediamo se le Ministre hanno valutato l’impatto emotivo che ricadrà esclusivamente su questi bambini, se hanno considerato che fra tre anni alla Scuola primaria entreranno diverse migliaia di bambini che non avranno alle spalle una scolarizzazione, un’esperienza di socializzazione che li abbia preparati a relazionarsi con i pari età e con figure autoritarie di riferimento. Senza contare che saranno stati privati forzosamente di un’esperienza di crescita importante per il loro sviluppo armonico e conoscitivo, non avranno potuto giovarsi della grande opportunità di progressiva indipendenza e autonomia che inizia nei nidi e prosegue nelle scuole dell’infanzia.

Segnaliamo inoltre che è proprio nella fascia 0/6 che nei nidi e nelle Scuole dell’infanzia si manifestano disturbi dell’apprendimento, problematiche di disabilità che personale formato e qualificato sa tempestivamente riconoscere e proprio in quel periodo, vengono iniziati e completati i percorsi di riconoscimento di diverse disabilità con la Legge 104. Grazie a queste diagnosi precoci i bambini iniziano la scuola primaria già con un insegnante di sostegno assegnato o comunque con un quadro chiaro di difficoltà e relativi ausili da mettere in campo.

Queste sentinelle, questi segnali d’allarme non saranno attivi per i bambini esclusi dai percorsi educativi, come pure per noi Comuni non sarà possibile svolgere in loro favore tutta quell’opera di sostegno alla fragilità familiare e di individuazione di disagio familiare, quando non di violenza, che spesso si palesa a scuola e che le maestre con tanta sensibilità ci segnalano, dandoci così la possibilità di intervenire in sostegno del minore e della sua famiglia.

In conclusione siamo a segnalare come l’esclusione di questi bambini dai percorsi educativi e scolastici, esclusione che non li riguarderà più dal 7° anno di età, porterà un danno ai minori non vaccinati, creando inoltre discriminazioni e dando vita ad una nuova fascia di emarginati, vittime di possibili atti di bullismo e isolamento, cosa che già si sta realizzando nella nostra comunità.

In merito ricordiamo ai ministri che l’art. 2 della Convenzione ONU sui diritti dell’infanzia e dell’adolescenza (Convention on the Rigths of the Child), approvata dall’Assemblea Generale delle Nazioni Unite il 20 novembre 1989 e quindi anche dal Nostro paese recita “Gli Stati parti adottano tutti i provvedimenti appropriati affinché il fanciullo sia effettivamente tutelato contro ogni forma di discriminazione o di sanzione motivate dalla condizione sociale, dalle attività, opinioni professate o convinzioni dei suoi genitori, dei suoi rappresentanti legali o dei suoi familiari” come pure l’art. 34 della Nostra Costituzione inizia con una frase emblematica: “la scuola è aperta a tutti”.

L’invito è quello di cercare una strada di dialogo e progressivi passi di avvicinamento e confronto costruttivo verso le famiglie che hanno scelto di non vaccinare i propri figli e soprattutto, vi chiediamo come Sindaco ed Assessora alla Scuola del Comune di Gatteo di tenere in considerazione i diritti dei bambini nella fascia d’età 0/6, di lavorare per un loro inserimento all’interno dei percorsi scolastici o di creare percorsi alternativi, che diano loro le stesse opportunità di crescita e salute psicofisica garantite ai bambini in regola con il percorso vaccinale.

Il Sindaco del Comune di Gatteo Gianluca Vincenzi

L’Assessora alla Scuola del Comune di Gatteo Stefania Bolognesi

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