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Celiachia, la lotta quotidiana di 700 riminesi con il glutine

Celiachia. Negli ultimi anni si fa un gran parlare di questa patologia che colpisce l’intestino, il quale non riesce ad assimilare il glutine contenuto in moltissimi alimenti. Ma quante persone ne sono affette in Italia? Per capire qualcosa in più sull’argomento, abbiamo deciso di porre qualche domanda al riminese Luciano Galassi (53 anni), Consigliere Provinciale dell’AIC (Associazione Italiana Celiachia), che si occupa di aiutare le persone colpite da questo particolare disturbo.

Luciano Galassi

Galassi, che cos’è esattamente la Celiachia?

«La malattia celiaca o celiachia è una patologia sistemica cronica a prevalente interessamento intestinale scatenata dall’ingestione di cereali contenenti glutine, in soggetti geneticamente predisposti.
Il glutine è un complesso proteico presente in alcuni cereali, quali:

  • frumento
  • segale
  • orzo
  • avena
  • farro
  • spelta
  • kamut
  • triticale

A incidere sulla vita delle persone, oltre alla modifica permanente del regime alimentare, è la relazione con gli altri in contesti che prevedono pasti fuori casa: dalla scuola al lavoro, dal viaggio ai momenti di svago con gli amici. Dal 2005 la celiachia è riconosciuta ‘malattia sociale».

Quanti ne soffrono in Italia?

«Secondo i dati illustrati dal ministero della Salute, in Italia si contano 198.427 celiaci; di questi, 2/3 sono donne. Le Regioni in cui si sono registrate maggiori nuove diagnosi sono la Lombardia con +5.499 diagnosi, seguita dal Lazio con +1.548 diagnosi e dall’Emilia Romagna con +1.217».

Quindi quanti ne soffrono in Emilia Romagna e in particolare nella provincia di Rimini?

«Nella nostra regione sono 14.000, a Rimini e provincia circa 700».

Anche da noi la celiachia colpisce più le donne degli uomini?

«L’ultimo dato ufficiale della popolazione celiaca in Emilia-Romagna risale al 2016 Questi i numeri: femmine 11.038, maschi 4.982».

L’incidenza della celiachia per età in Emilia RomagnaDa quanto esiste l’Associazione Celiachia Italiana? Di cosa vi occupate esattamente?

«Dal 1979 AIC è il punto di riferimento unico in Italia per quanto riguarda la celiachia e risponde alla necessità di chiarezza, onestà e competenza per tutto ciò che riguarda questa patologia. Nel corso del tempo ha contribuito a migliorare enormemente la qualità di vita delle persone celiache e delle loro famiglie. Dialoga con gli interlocutori istituzionali, portando la voce dei pazienti presso i tavoli di discussione e nei luoghi di dibattito sui temi che li riguardano da vicino, cura la relazione con i media e fa rete con le realtà internazionali. Predispone gli strumenti affinché le sue associazioni territoriali, presenti in tutte le regioni italiane, possano svolgere in modo efficace ed efficiente le loro funzioni, grazie ai loro associati e ai loro volontari. Ogni AIC associata, integrandosi nella mission di Gruppo, risponde all’esigenza del dialogo con le persone celiache, fornendo soluzioni ai loro problemi e recependone i nuovi bisogni. Si rapporta con le realtà locali pubbliche e private, aderendo alle linee guida condivise con AIC. L’impresa sociale Spiga Barrata Service mette a disposizione della comunità servizi innovativi di utilità sociale a beneficio delle persone celiache, relazionandosi con le aziende del settore alimentare, dalla produzione alla distribuzione e ristorazione. SBS è licenziataria del Marchio Spiga Barrata che per le persone celiache rappresenta la massima garanzia di sicurezza e idoneità. La Fondazione Celiachia sostiene la migliore ricerca scientifica sulla patologia in Italia. Attraverso i bandi di ricerca finanzia progetti che mirano a individuare una cura e a migliorare la qualità della vita dei celiaci, attraverso lo studio delle caratteristiche della malattia, delle sue complicanze, della diagnosi e della dieta senza glutine. L’Associazione Italiana Celiachia Emilia Romagna opera da oltre 35 anni a favore di tutti i celiaci, tutelando i loro diritti e diffondendo una maggiore conoscenza di questo fenomeno.
In particolare AIC si impegna per:
Sensibilizzare, informare e formare la classe medica, per garantire diagnosi corrette e il regolare follow-up medico, nutrizionale e psicologico;
Avviare progetti e attività per aumentare la disponibilità e l’accessibilità ad alimenti sicuri per il consumo casalingo e l’alimentazione fuori casa;
Sensibilizzare le istituzioni politiche, amministrative e sanitarie, per garantire i diritti dei celiaci e la loro piena applicazione;
Promuovere e sostenere la ricerca scientifica in tutti i settori attinenti la celiachia e la dermatite erpetiforme attraverso la Fondazione Celiachia;
Grazie al sostegno dei soci e alla partecipazione attiva dei volontari, AIC Emilia Romagna realizza progetti per migliorare la qualità della vita di tutti i celiaci e dei loro familiari. AIC è presente in Emilia Romagna con 11 sedi , dove i nostri volontari offrono aiuto e consulenza per affrontare ogni aspetto legato alla vita senza glutine, dal sostegno psicologico alle indicazioni di carattere pratico e legislativo. Qui potete visualizzare e scaricare il nostro Bilancio Sociale e i progetti: https://www.aicemiliaromagna.it/ https://www.aicemiliaromagna.it/wp-content/uploads/2014/09/Bilancio-AIC2016-Web-Light.pdf https://www.aicemiliaromagna.it/i-nostri-progetti/».

Siete presenti su tutto il territorio italiano?

«Attualmente esistono 20 associazioni regionali e provinciali in tutta Italia».

A Rimini quando è stata aperta la sede?

«Nel 2005».

Secondo voi, in questi ultimi anni è stato fatto abbastanza per sensibilizzare le persone su questa patologia o c’è ancora tanto da fare?

«I pasti rappresentano uno dei momenti di maggior contatto familiare e la preparazione del cibo è un rituale che con il tempo non perde la sua importanza. La speranza è quella di superare le difficoltà di una intolleranza che pesa così tanto sulla vita quotidiana del celiaco. Per far questo, serve competenza, serietà, idee chiare per evitare che il tema venga banalizzato o sfruttato per realizzare profitti a scapito della salute dei celiaci».

Nicola Luccarelli

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