Lo hanno sorpreso al Gros Rimini con 9 grammi di cocaina. Erano circa le 17:15 di ieri quando i poliziotti della Squadra Mobile di Rimini hanno proceduto al controllo di un autoveicolo. Il conducente, poi identificato per A.B. appariva da subito nervoso; il motivo di tanta agitazione era un pezzo di carta igienica stranamente rigonfio appoggiato sul cruscotto, contenente al suo interno una confezione termosaldata di discrete dimensioni (circa 6 g) poi risultata essere cocaina.
La successiva perquisizione, eseguita sulla persona e all’interno del mezzo consentiva di rinvenire le altre quattro dosi precedentemente indicate, unitamente alla somma di denaro e al cellulare. Alle ore 21.20 circa, a seguito di esame narcotest eseguito sulla sostanza rinvenuta e poi sequestrata nell’autovettura di A.B., si è proceduto al suo all’arresto dell’uomo, un cinquantaquattrenne di origine albanese, per il reato di detenzione ai fini di spaccio di 9 g di cocaina.
La quantità in questione era suddivisa in 4 piccole dosi custodite dentro dei tubetti per medicinali, rinvenuti nelle tasche del giubbotto riposto all’interno dell’autovettura ed in una dose più grande occultata dentro un pezzo di scottex riposta sul cruscotto.
Nel cassettino porta oggetti posto sotto il sedile lato guida c’erano 2 mila euro in contanti ed un cellulare, verosimilmente utilizzato dall’uomo per la propria attività di spaccio.
Nel portafoglio in suo possesso è stata rinvenuta inoltre la somma di 415 Euro, sequestrata anch’essa perché ritenuta essere il provento dell’attività di spaccio.
In relazione al denaro, l’albanese aveva raccontato di averlo ricevuto proprio quella mattina come paga dal suo datore di lavoro, il quale però una volta contattato dichiarava che l’ultimo stipendio era stato corrisposto al proprio dipendente il 15 aprile e solo il 15 maggio avrebbe preso il prossimo.
Era chiaro, che, tenuto conto delle normali spese di mantenimento della famiglia – moglie, figlia in stato di gravidanza, oltre al marito di quest’ultima appena giunto dall’Albania – tale somma non poteva che essere riconducibile alla pregressa attività di spaccio attuata dall’uomo.
A casa dell’uomo è stata ritrovata altra sostanza stupefacente, ma sono stati rinvenuti dei tubetti per medicinali identici a quelli scoperti nella perquisizione dell’autovettura. La stessa marca di carta igienica che era stata trovata avvolta attorno alla dose più grande era presente nel bagno dell’uomo.
L’uomo, infatti, all’apparenza conducente una vita normale, come irreprensibile padre e muratore regolarmente assunto presso un’impresa edile, ha denotato avere un atteggiamento molto cauto e scaltro che però non gli ha valso l’impunità da parte dei poliziotti della Sezione Antidroga e Contrasto al Crimine diffuso della Squadra Mobile di Rimini.
A.B., una volta arrestato, è stato processato questa mattina con rito direttissimo.