Meno pale, più distanti e uno studio sull’impatto visivo dell’eolico ofshore dalla costa riminese. La società Energia Wind 2020 s.r.l. di Breno (BS) ha depositato alla Capitaneria di Porto di Rimini una voluminosa documentazione sotto il titolo “Integrazione volontaria al progetto, avente ad oggetto una modifica in riduzione del numero di aerogeneratri (da 59 a 51). Relazione seintetica sulla motivazioni della modifica del layout”.
Prima della prossima Conferenza di Servizi, Wind 2020 cerca dunque di “venire incontro ad una serie di eccezioni emerse nel corso delle fasi procedimentali sin qui esperite; la modifica proposta produce un significativo allontanamento dell’impianto dalla linea di costa, e il layout che ne deriva meglio si adatta alle esigenze emerse durante gli incontri con le associazioni di categoria e le cooperative del settore pesca; tale impostazione potrà essere ulteriormente migliorata nel corso del progetto definitivo”.
E ancora: “La modifica di layout presentata rientra nel perimetro dell’area marina in cui ricade lo specchio d’acqua richiesto preliminarmente in concessione, e la riduce sensibilmente dal momento che gli aerogeneratori si distanziano maggiormente dalla costa, rispetto alle posizioni riportate nei 4 layout alternativi proposti e riportati nella documentazione già agli atti”.
La riduzione del numero delle pale è resa possibile, secondo la società, dopo l’inividuazione di modelli di ultima generazione in grado di produrre più energia: “Sono state testate turbine da 6,45, e sino ad 8,3 MW con diametro del rotore sino a 180 m ma con altezza complessiva sempre rimanente nel range di progetto (h massima 220 m) esistenti sul mercato da tempo o di recente produzione ma già installate in numero considerevole soprattutto nei paesi dell’Est Asiatico. I risultati sono stati estremamente soddisfacenti testando turbine diverse di potenza sino a 6,45 MW, già ad oggi installate e disponibili, mentre almeno al momento i test effettuati con macchine di potenza superiore dimostrano che le stesse non sono ancora idonee per i venti dell’adriatico centro settentrionale”.
Per ora, quindi, è già possibile ridurre le pale da 59 a 51, “ma non si esclude che nella fase più avanzata dell’iter autorizzativo possano esserci avanzamenti tecnologici tali da poter ancora ridurre il numero di macchine da installare”.
Il progetto prevede alcune ipotesi di layout, con diverse disposizioni delle pale. Il layout su cui si è lavorato per le modifiche è contrassegnato dal numero 04 prevede “3 archi non concentrici o paralleli ma sfalsati e di diversa lunghezza, che definiscono una figura svasata “a vela” rastremata verso il largo. L’arco a nord ovest misura 10,88 km, quello centrale 12,93 km e quello verso sud est 14,3 km. La distanza minima tra i tre archi è sempre variabile, data la configurazione svasata, e in ogni caso compresa tra 4,8 km e 5,3 km verso costa e i 3,3 e i 3,8 km verso il largo. Lungo gli archi gli aerogeneratori mantengono una distanza reciproca di 680 m e si dispongono in serie dac 17, 20 e 22 partendo da nord ovest verso sud est”.
“Nella revisione del Layout 04, lo stesso viene leggermente modificato al fine di mantenere le stesse caratteristiche pur con una sensibile riduzione degli aerogeneratori, che passano da 59 a 51. Per dare riscontro concreto al tema più volte emerso, soprattutto nelle osservazioni prodotte da Enti o Soggetti portatori di interesse, relativo alle preoccupazioni circa l’impatto visivo della Centrale eolica offshore, nella riduzione si è deciso di eliminare gli aerogeneratori più vicini alla costa, assicurando una maggiore distanza dell’impianto dalla stessa (gli aerogeneratori sono distanti ben oltre le 6 MN dalla linea di costa, ad eccezione dell’aerogeneratore N. 51 che si attesta prossimo alla linea delle 6 MN). La configurazione in riduzione del Layout 04 originariamente proposto, consente di liberare più spazio per altri usi del mare e, anche all’interno dell’ambito perimetrato dagli aerogeneratori, le distanza reciproche tra gli stessi e tra gli archi che definiscono le direttrici della composizione geometrica e architettonica del layout, sono tali da consentire il transito, la navigazione e la pesca senza particolari limitazioni, al netto delle disposizioni che verranno impartite dalle Autorità marittime competenti”.
“Con la modifica in riduzione del LAYOUT 04 si è ottenuto di liberare un’ampia porzione di area marina (circa 33 kmq) verso la costa. L’area marina interessata dal progetto revisionato viene ridotta di 33 kmq rispetto all’area di 113,4 kmq individuata preliminarmente, che comprende tutti i layout alternativi proposti; nell’attuale configurazione l’area marina totale è di ca. 80 kmq L’area effettivamente interessata dagli aerogeneratori, dalla proiezione delle pale, dalle sottostazioni marine e dai cavi sottomarini corrisponde a circa 1,3 kmq circa 1,6 % dell’area marina totale”.
Rispetto alle distanze dalla costa, partendo da Nord:
PRIMO ARCO – la prima turbina dista 7 Mn (12.964 km);
SECONDO ARCO – la prima turbina dista 7,4 Mn (13.7048 km)
TERZO ARCO – la prima turbina dista 6 Mn dalla costa (11.112 Km).
Qui il documento di integrazione volontaria al progetto di centrale eolica offshore
Qui il documento di integrazione volontaria al progetto di centrale eolica offshore