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Turismo male i primi 8 mesi -45% nei pernottamenti. Agosto -16%. Meglio di tutti Riccione

La regione Emilia Romagna ha pubblicato i dati ufficiali del movimento turistico riferito al periodo gennaio-agosto. Un dato che conferma le difficoltà della stagione estiva appena conclusa nonostante un mese di agosto che ha registrato un perdita nettamente inferiore al mese di luglio. Si tratta dei dati Istat che sono confrontabili con i dati europei, nazionali e delle altre regioni italiane.

Complessivamente nei primi 8 mesi del 2020 la provincia di Rimini segna -45,9% nei pernottamenti -40% negli arrivi.

Meglio di tutti il comune di Riccione che limita le perdite -38,8% nei pernottamenti e -39,7% negli arrivi

Sotto la media provinciale il comune di Rimini che registra oltre il 48% in meno nei pernottamenti un 50% in calo sul 2019 negli arrivi.

Questi dati derivano dal blocco quasi totale nei mesi di aprile maggio e giugno. Luglio si era attestato -40%. In ripresa netta il mese di agosto grazie ad una presenza importante degli italiani. Il comune di Rimini chiude il mese di agosto con un calo di circa del 20% nei pernottamenti e del 10% negli arrivi.

Anche per il mese di agosto Riccione ottiene risultati sopra la media provinciale. In aumento gli arrivi italiani nel mese di agosto del 4%. Per i pernottamenti, tenendo conto anche dei turisti esteri a Riccio0ne agosto di chiude con una flessione del 9,7%.

Il turismo estero segna un crollo generalizzato come era ampiamente prevedibile. Particolarmente pesante il segno negativo dei turisti russi, -85%. Meglio il turismo tedesco che si attesta con un calo del 65%.

I dati quantitativi confermano le preoccupazioni dei mesi scorsi. Un crollo di pernottamenti vicino al 50%. Un dato quantitativo che trova conferma anche nei fatturati. Gli operatori del settore alberghiero segnalano una diminuzione dei fatturati che si colloca tra il 40-50% per le strutture aperte solo per la stagione balneare.

Più pesante il calo dei fatturati per le strutture ricettive aperte tutto l’anno. L’assenza di fatto totale di manifestazioni fieristiche, sportive ed eventi ha ridotto drasticamente l’indotto alberghiero. Tenendo conto della ripresa della pandemia che obbliga al mantenimento di misure di salvaguardia anche per i prossimi mesi, la riduzione dei fatturati per è oltre il 60%.

Sulla linea dei dai riminesi il dato complessivo della Regione e delle altre province emiliano romagnole

La provincia di Bologna segna il dato negativo peggiore. Ha risentito più della costa della crisi subito dalle città d’arte e dall’assenza del turismo estero.

 

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