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Viserba dibattito acceso tra pedonalizzazioni e doppi sensi

Leggendo alcuni informazioni  dovrebbe essere presentato in Consiglio Comunale per la discussione , il progetto preliminare, in variante agli strumenti urbanistici e preordinato al vincolo espropriativo, relativo alla zona di di Rimini Nord  (quello per intenderci che non è rientrato nei 24 finanziati dal Governo con i 500 ML di € per il “Bando delle Periferie” in attesa di un ulteriore finanziamenti che copra tutti 120 progetti) e del quale la viabilità, quella di scorrimento e quella che sarà interdetta, costituirà l’elemento maggiormente significativo.

Si è aperta, in particolare a Viserba, la contesa tra coloro che sono favorevoli alla pedonalizzazione del lungomare via Dati e quelli che, pur non respingendo tale soluzione, non ritengono opportuno l’ istituzione del doppio senso di circolazione su viale Mazzini in quanto, per forza di cose, dovrà avere anche il senso si marcia sud-nord che si accolli i flussi di traffico che attualmente sono veicolati sulla litoranea Dati se e quando verrà pedonalizzata.

Coloro che avvalano questa soluzione si richiamano al Piano Strategico, che come direttiva di massima e di indirizzo prevede lo spostamento dei flussi di mobilità e di parcamento a monte della ferrovia Ravenna-Rimini; chi la osteggia ritiene impensabile un sovraccarico di traffico a doppio senso di circolazione h.24 per 356 giorni all’anno su viale Mazzini e inopportuno il posizionamento del sottopasso ferroviario all’altezza Vie Garibaldi-Lamarmora ( lato mare ferrovia ), retro Scuola Media Fermi-Istituto Valgimigli (lato monte ferrovia) per poi congiungersi con la rotatoria ( per adesso “morta”) adiacente alla ferrovia di via Libero Missirini.

Il Piano Strategico definisce le coordinate ma in ogni caso la soluzione ultima e definitiva deve essere ricondotta sotto l’egida della politica attiva e non di quella discussa a tavolino o negli studi professionali e imprenditoriali, necessari ma non sufficienti, né soprattutto definitivi e/o legittimanti.

Il Piano Strategico è uno strumento di ausilio, di supporto alla politica e quest’ultima dovrebbe essere incarnata esclusivamente dai rappresentanti eletti non da Maurizio Ermeti e dai professionisti che legittimamente collaborano con lui in un organismo pagato con i soldi dei contribuenti.

Se la politica decide che le soluzioni del Piano Strategico (in generale non mi riferisco al caso di specie) possano avere delle ripercussioni negative deve far valere la propria autorevolezza nelle sedi opportune, magari proprio in Consiglio Comunale, organo sovrano che sovraintende al lavoro di Ermeti, del Piano Strategico, del Sindaco e della Giunta, quanto meno nella discussione delle linee di indirizzo o, a maggior ragione, nell’adozione e/o approvazione degli strumenti urbanistici. Nel caso di specie è dovere del Consiglio Comunale (ed in particolare dei consiglieri eletti in zona) valutare in modo certosino (magari con delle rappresentazione teoriche-simulate dei flussi di traffico e del numero di veicoli) l’impatto che avrà sulla circolazione di via Libero Missirini tale soluzione considerando ed avendo ben presente “l’effetto ad imbuto” del traffico portato ad oggi dalla popolazione studentesca (mezzi pubblici e privati) del Liceo Serpieri, oggi, oltre a quella del Valgimigli domani, sommata a quella quotidiana del “centro servizi Conad “, sulla stessa via Missirini che in entrata ed in uscita (tranne l’uscita dal Serpieri che è diretta verso la via Sacramora) raccoglie tutto la mole di traffico.

E’ indispensabile tale valutazione  accompagnata da proposte di circolazione a stanze o di eventuali espropri e/o acquisizione di terreni tra il centro studi e la via Sacramora per offrire alternative di smistamento e parcamento auto e mezzi “scolastici”.

Non avere in mente, già da ora, soluzioni per tali inevitabili disagi ritengo sia inopportuno e pericoloso.

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