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Vertenza Maggioli, Confindustria: “Da sindacati sterile lotta di classe”

Confindustria reagisce duramente al comunicato dei sindacati sulla vertenza del Gruppo Maggioli. Il rifiuto di Paolo Maggioli, che di Confindustria Romagna è il presidente, alla contrattazione aziendale viene definito “in totale coerenza con l’espressione più retriva di Confindustria”.

Immediata la replica dell’associazione degli industriali romagnoli, firmata dal direttore Marco Chimenti.

“In merito al comunicato diffuso – scrive – non so a quale Confindustria si riferiscano le segreterie provinciali SLC – CGIL, FISTel – CIS, UILCOM – UIL quando parlano di una “Confindustria retriva e convinta che non sia il lavoro a fare l’impresa”: un linguaggio che speravamo sinceramente fosse stato abbandonato di fronte all’evidenza di tempi e situazioni che cambiano rapidamente, e volto ad alimentare una sterile lotta di classe che auspicavamo messa definitivamente in soffitta”.

E prosegue: “Vogliamo sottolineare e ricordare che l’impresa, come dimostra anche l’anno difficile senza precedenti che tutti noi abbiamo dovuto affrontare, è fatta da imprenditori coraggiosi e visionari che, rischiando del proprio, intraprendono iniziative che altri non hanno neppure il coraggio di immaginare. Certo, nessuna impresa può essere fatta da soli, il successo di questa passa dalla capacità dell’imprenditorie di coinvolgere i propri collaboratori nelle sue visioni, nei suoi traguardi, nelle sue “imprese”. Credo sinceramente che tutto questo sia difficilmente negabile in una realtà come il Gruppo Maggioli: oltre 2000 dipendenti, in continua crescita, che opera con particolare attenzione alle risorse umane, a percorsi di responsabilità sociale, alla qualità del lavoro dei propri dipendenti e collaboratori, a nuove forme di lavoro agile ed impegnata nel rilancio di tutta l’economia del territorio con considerevoli investimenti in vari campi come l’innovazione tecnologica, solo per fare un esempio”.

“Ritengo che l’impegno delle nostre imprese meriterebbe semplicemente più rispetto soprattutto in questa fase così delicata di ripartenza nella quale sarebbe auspicabile un clima di unione, collaborazione e condivisione”, conclude Chimenti.

 

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