21 anni e un grande talento. Si dice che la potenza sia nulla senza il controllo, ma Valerio Braschi, giovane Chef di Santarcagelo di Romagna, possiede sia l’una che l’altro. Braschi non ha solo sbaragliato tutti alla sesta edizione di Masterchef, conquistando con pieno merito la coppa del migliore, ma ha saputo imporsi in poco tempo in un mondo (quella della cucina e del gusto), altamente competitivo.
Adesso questo Chef, giovane e determinato gira il mondo, portando con sé la sua idea di cucina. Piatti innovativi e particolari, ma senza dimenticare gli insegnamenti della tradizione romagnola. Come quelli che proverà ad inventare per il Ristorante Ferramenta di Rino Mini (patron della Galvanina), a Santarcangelo, che riapre i battenti ad un anno dalla chiusura. I piatti ideati da Braschi verranno inseriti periodicamente nel menù. Ma come si arriva a certi livelli? Qual è il segreto del successo di Valerio Braschi? Andiamolo a chiedere direttamente a lui che questa sera, tra le altre cose, ritornerà come ospite nella puntata di Masterchef.
Valerio, quando è scoppiato questo tuo amore per la cucina?
«Fin da bambino, anche se ho studiato altro. Ho frequentato il liceo Scientifico per cinque anni e poi a un passo dalla maturità l’Alberghiero. Mi sono diplomato con 88/100».
Come sei arrivato a partecipare a Masterchef? È stata una tua idea oppure ti ha convinto qualcuno?
«Diciamo che mi hanno costretto, perché all’inizio non ero molto convinto. Avevo paura sia delle telecamere che dei giudici. Ma, alla fine, ho vinto queste mie insicurezze ed è andato tutto liscio. È stata un’esperienza indimenticabile e che mi ha fatto crescere sotto tanti punti di vista».
Ti aspettavi di arrivare in finale e portare a casa la vittoria?
«Non mi aspettavo di arrivare in finale. Dentro di me ci speravo, ma sapevo che sarebbe stata un’impresa titanica. Quando ho vinto, ero al settimo cielo, un’emozione che non posso descrivere».
Quali sono stati i piatti che hanno sbaragliato la concorrenza?
«Mi hanno fatto vincere piatti azzardati con sapori spinti e abbinamenti nuovi come plancton e cioccolato o wagyu (carne bovina giapponese n.d.r) e ricci di mare».
Il tuo piatto forte invece qual è?
«A me piace cucinare il wagyu in tutte le sue forme e consistenze. Lo amo».
A proposito di Masterchef, questa sera ritornerai dove tutto è cominciato. Come vivrai il momento?
«Sono felicissimo di tornare a Masterchef. Sarà sicuramente un’emozione unica poter essere per una volta dalla parte dei giudici».
Adesso stai viaggiando molto?
«Sì, esatto. Sto visitando posti che non mi sarei mai sognato di vedere. Devo dire che sto imparando tantissimo, ma soprattutto il mio obiettivo è quello di far conoscere a tutti il mio modo di cucinare».
Il tuo talento in cucina ti ha portato anche a collaborare con il Ristorante Ferramenta nella tua Santarcangelo. Come è nata questa collaborazione?
«Conosco Mino Rini, proprietario del Ferramenta, e c’è stato subito un incontro fra la mia voglia di fare qualcosa nelle mie zone e la sua di provare a darmi fiducia e tentare di valorizzare un ‘prodotto locale.’ È un ristorante di altissimo livello, la carne è ottima».
Fra dieci anni ti vedremo ancora dietro i fornelli?
«Mi troverete sempre a spadellare in una cucina. Questa è la mia vita, il mio lavoro, la mia passione e non posso, ma soprattutto non voglio mettermi a fare altro».
Nicola Luccarelli