Questa mattina è morto l’architetto Fabio Tomasetti, presidente dell’Istituto Storico della Resistenza e per anni funzionario e poi dirigente in diversi enti locali riminesi; avrebbe compiuto 66 anni il prossimo 22 febbraio. Il decesso è stato improvviso, senza alcuna avvisaglia: dalle prime risultanze sarebbe stato stroncato da un infarto.
Nato a Riccione, Tomasetti frequentò dal ‘67 al ‘72 il Liceo scientifico Serpieri, prendendo parte a i fermenti del ’68 riminese. Poi la laurea in architettura a Firenze e quindi il lavoro nella pubblica amministrazione. Dal 1980 al 2016 per i comuni di Riccione e Cattolica e per la provincia di Rimini si è occupato settori Urbanistica, Pianificazione, Turismo e arredo urbano, Lavori pubblici, Statistica, materia in cui si era laureato per la seconda volta.
Dopo la pensione, il 25 aprile 2018 era stato eletto Presidente dell’Istituto Storico della Resistenza.
Sempre guidato dalla passione per la storia contemporanea delle città e del territorio e del territorio riminese in particolare, ha pubblicato “Ripensare Rimini. L’urbanistica riformista: il PEEP ’64 e il PRG ’65” (Il Ponte Vecchio, 2007); “Cambiare Rimini.De Carlo e il Piano del Nuovo Centro (1965-1975) (Maggioli, 2012); “Superare Rimini. Pionieri dell’areavasta. Il PIC Piano intercomunale riminese 1963/1975” (Il Ponte Vecchio, 2017); nonché articoli sulle riviste di settore e saggi in opere collettive. Ha collaborato con i suoi preziosi articolo anche con Chiamamicitta.it.
Nell’esprimere il suo cordoglio, il presidente della Provincia di Rimini Riziero Santim che ha appreso la notizia “con sgomento”, dichiara: “Anche a nome dell’intera Amministrazione e dei suoi colleghi e amici, voglio ricordare Fabio per il grande professionista, lo studioso, l’amico che è stato. La nostra era una conoscenza di lunga data e negli anni avevo imparato ad apprezzarne le doti umane, il rigore e la passione che metteva nel lavoro, la mente sempre aperta e curiosa che lo spingeva a non fermarsi mai. Fabio era un uomo capace di mettersi sempre alla prova, di accettare nuove sfide, come dimostra la sua più recente avventura come presidente dell’Istituto per la storia della Resistenza e dell’Italia contemporanea della provincia di Rimini. Fabio ha avuto una vita piena nel vero senso della parola, una vita ricca di esperienze. Aveva una splendida famiglia, ha avuto una carriera professionale brillante ed era anche uno studioso che ci ha lasciato libri sulla storia urbanistica di Rimini. Fabio era un uomo con tanti interessi e tante passioni che una vita sola non sarebbe bastata. E invece se n’è andato all’improvviso troppo, troppo presto”.
Sposato con la giornalista Maria Patrizia Lanzetti, già direttrice del Corriere di Romagna, lascia i figli Michele e Camilla. A loro le più commosse condoglianze della redazione di Chiamamicitta.it.
Stefano Cicchetti