In casa viveva con un vero e proprio arsenale di armi. Tutte d’epoca, per così dire, ma ugualmente pericolose. Parliamo infatti di due proiettili di artiglieria, una carica di lancio e altri vari residuati del secondo conflitto mondiale. Lui è un cinquantanovenne, originario di Polignano, cuoco pregiudicato domiciliato in una abitazione di Via Sansovino a Saludecio che non si aspettava che ieri alla porta di casa sua bussassero i Carabinieri.
“Queste armi? Io sono un collezionista”, ha provato a giustificarsi di fronte ai militari che nella serata di ieri hanno scoperto l’armamentario all’interno della sua abitazione. In seguito ad ulteriori accertamenti si è scoperto che all’interno della casa l’uomo viveva con 62 bombole di Gpl e 300 litri di benzina stipati. Una vera e propria abitazione a orologeria, si potrebbe dire. In questo caso la giustificazione era bella e pronta per quanto poco veritiera: “Mi servono per scaldarmi” ha spiegato ai Carabinieri. In realtà il sospetto è che tutto il materiale fosse stato destinato al mercato nero e al commercio illecito.
Le inverosimili giustificazioni dell’uomo, però, non sono bastate ad evitare l’arresto e così sono scattate le manette con l’accusa di detenzione illecita ed omessa denuncia di munizioni da guerra (art.2 L 895/67 in relazione all.art.10 L.497/1974, art.697 c.p.), omessa denuncia di materie esplodenti (art.697 c.p.), illecita costituzione di impianti di rifornimento, deposito e rivendita di gas in recipienti proibiti (D.P.R. 151/2011 all.1 in relazione all’art.20 DLS 139/2006).
In Val Conca, episodi di questo tipo non sono di certo stati rari negli ultimi anni. Basti pensare all’operazione Santa Barbara condotta dai Carabinieri a cavallo tra 2018 e 2019, quando a Montefiore in un casolare furono rinvenute più di 300 armi risalenti alla guerra.
Mitra bombe e perfino un mortaio: arsenale da guerra scoperto a Montefiore, il video