Il segretario provinciale del Pd, Stefano Giannini si è dimesso.
La decisione è stata annunciata nella riunione della segreteria provinciale che si è svolta il 7 novembre. Stefano Giannini ha motivato questa decisione con la necessità di avere più tempo per dedicare agli ultimi mesi della legislatura al suo ruolo di sindaco di Misano (si vota nel 2019) e per individuare il candidato che lo dovrà sostituire (Giannini ha già fatto due legislature e non è più candidabile).
Questa necessità di impegno su Misano rischia di ridurre quello su tutto il delicato appuntamento con le elezioni comunali del 2019, quando andranno al voto 16 comuni della provincia di Rimini.
Ora per il Pd si aprono due scenari. Eleggere un nuovo segretario in assemblea oppure una soluzione di transizione in attesa del percorso congressuale.
La direzione, convocata per martedì prossimo dal suo presidente Alberto Ravaioli, dovrà decidere fra queste due opzioni. Ma non sono escluse altre soluzioni o colpi di scena.
Ecco il messaggio ai colleghi delle Direzione con cui Giannini ha comunicato le proprie dimissioni:
Riceverete stamane uno sms di convocazione della direzione per martedi della prox settimana inviato da Alberto Ravaioli cui ho comunicato le mie dimissioni quale Presidente della Direzione e dell’Assemblea del Partito.
Spero non vi giungano inaspettate perché sapete che quando ho accettato l’incarico ho detto chiaramente che non potevo ovviamente essere io la prospettiva del partito e che accettavo l’incarico come servizio al partito, frutto di un’intesa unanime post congressuale, per tenere unito un partito attraversato da fratture anche personali, in vista della sfida delle elezioni politiche che appariva complicata.
Dopo l’esito elettorale il partito regionale ha chiesto a me e agli altri segretari provinciali di rimanere al proprio posto. Ora dopo le comunali di Gemmano e dopo le Provinciali (con Riziero man of the year) è giusto che i prossimi impegni siano accompagnati da altri essendo compiuto il mio servizio.
A proposito del quale vorrei dire che l’impegno di rinnovamento generazionale ed il superamento delle divisioni di corrente all’interno della mia segreteria mi pare un dato di fatto che va perseguito anche in futuro e che l’esperienza di “cantiere città” come strumento permanente di elaborazione politica è impostato e va accompagnato nella crescita e nella diffusione sul territorio.
Un particolare ringraziamento quindi ai membri della segreteria che sono veramente bravi e hanno supplito alla mia inevitabile mancanza di tempo adeguato, per il quale mi scuso se non sono arrivato dappertutto ma meglio non sono riuscito a dare.
Alcune note;
Direzione e assemblea non sono toccate dalle mie dimissioni.
La Direzione preso atto convoca entro 30 giorni l’assemblea che sovranamente decide se nominare altro segretario oppure indire un congresso. Ovviamente confido in una matura scelta condivisa.
Grazie
Stefano Giannini