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E’ scontro tra l’assessore regionale Andrea Corsini e Paolo Maggioli

Nei giorni scorsi si è svolta a Milano Marittima, l’assemblea annuale di confindustria Romagna (la nuova struttura dopo la fusione della sede di Rimini e quella di Ravenna).

Nella sua relazione, il presidente Paolo Maggioli, ha rivolto critiche, neanche tanto velate all’amministrazione comunale di Ravenna. “Gli imprenditori ravennati attendono ancora un cambio di passo tanto necessario quanto non più rinviabile ne sono quasi un simbolo i dati di Ravenna sul turismo: in un quadro di crescita generale delle presenze nel nostro Paese, favorite anche dalla delicatezza del contesto internazionale, spiccano non in positivo le performance di una città che ha tutto per fare meglio. Le recenti vicende sui disservizi ai visitatori di un patrimonio culturale inestimabile, con biglietterie improvvisate e bookshop in emergenza, si commentano da sole: cose così non devono accadere. “

A queste critiche ha risposto, in modo duro, l’assessore regionale al turismo Andrea Corsini.
“ Non so che dati abbia Maggioli, le cose vanno dette con cognizione di causa. I numeri non sono opinioni. In questi primi 4 mesi la performance turistica del Comune di Ravenna con un aumento totale di arrivi e presenze, italiani ed esteri pari a +23,38% e +37,43% rispetto al 2016. Come sanno gli imprenditori, continua Corsini, i numeri sono dati pragmatici incontrovertibili. Il turismo è una industria, dunque costituiscono il primo parametro di analisi per un sistema congruente. Mi sembra una stonatura non ho compreso l’uscita. Tanto più che si parla di Ravenna e Rimini come un’unica città adriatica. Abbiamo pensato alla destinazione Romagna proprio per superare i campanilismi e per proiettarci nel mondo”

Sempre nella stessa relazione Maggioli era intervenuto anche in tema di aeroporti..”sconcerta che siano ripartite le sirene propagandistiche su quello di Forlì. La convinzione è che l’aeroporto di Bologna e quello di Rimini siano sufficienti e che si debba lavorare per la loro integrazione.” Queste considerazioni hanno scatenato una piccata replica di Confindustria Forlì Cesena. Vedi notizia

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