Continuiamo a presentare le modifiche più rilevanti della Costituzione che saranno oggetto del referendum del 4 dicembre.
Vediamo i diritti delle minoranze.
Una delle novità è nella riscrittura dell’articolo 64, che introduce in Costituzione il principio dei Diritti delle Minoranze (da garantire nei regolamenti parlamentari) e lo Statuto delle opposizioni; quest’ultimo riguarderà però solo Montecitorio, essendo la Camera dei deputati l’unica assemblea politica eletta direttamente dai cittadini.
In ogni caso, però, le norme a tutela delle minoranze e delle opposizioni dovranno essere approvate a “maggioranza assoluta”, cioè dalla metà più uno degli aventi diritto (come prevede già oggi la Carta per i regolamenti parlamentari).
Nella riforma si stabilisce anche che i parlamentari hanno “il dovere” di partecipare alle sedute in aula e in commissione“: un obbligo finora fissato solo dalle regole interne.
Inoltre, come si nota, all’Art.. 66 è stato aggiunto un comma che regola la durata in carica dei nuovi Senatori: in quanto amministratori locali, lasceranno il loro seggio al Senato al termine del loro mandato mandato amministrativo. Il nuovo assetto, infatti, non prevede l’elezione diretta dei Senatori.