A partire dal 2015 la Città di Santarcangelo ha scelto di costruire un progetto culturale per riflettere sulla cultura della poesia che da decenni caratterizza la vita artistica e quotidiana di Santarcangelo. Con la produzione di nuove opere contemporanee, il Cantiere poetico per Santarcangelo si propone di approfondire e rinnovare nel tempo le relazioni fra la comunità di Santarcangelo e la sua identità poetica.
La prima edizione del Cantiere poetico per Santarcangelo era realizzata con il pensiero rivolto a Raffaello Baldini. La seconda è dedicata, a vent’anni dalla sua scomparsa, a Giuliana Rocchi e alla poesia popolare. Con un interrogativo, senza alcuna certezza: si può ancora parlare, per la scena contemporanea, di poesia e più in generale di cultura popolare? Questo interrogativo coinvolge ancora di più rispetto allo scorso anno le intelligenze diffuse che diedero vita e spessore culturale a E’ circal de giudéizi: Flavio Nicolini, Tonino Guerra, Raffaello Baldini, Rina Macrelli, Nino Pedretti, Giuliana Rocchi, Gianni Fucci.
SABATO 10 SETTEMBRE
La seconda edizione del Cantiere poetico si apre sabato 10 settembre con l’inaugurazione di due mostre. Alle ore 16.30 presso il Museo della Radio apre l’installazione sonora Poeti del mondo alla radio, a cura di Stefano Bisulli. In una casa delle contrade, marito e moglie hanno da poco aperto alla visita del pubblico un piccolo museo frutto della loro passione comune per le radio di ogni epoca e genere, una chicca che racchiude il risultato di quarat’anni di ricerca. In questo luogo suggestivo il pubblico potrà ascoltare le registrazioni di alcuni grandi poeti internazionali (Neruda, Ginsberg, Eluard, Plath, Yeats, Achmatova) che interpretano una loro poesia. Tra questi, trova spazio Giuliana Rocchi, a cui è dedicato il Cantiere Poetico 2016.
A partire dalle ore 18 presso il Museo Storico Archeologico, invece, inaugura con il saluto istituzionale del sindaco Alice Parma la mostra Con una scrittura ben disegnata. Flavio Nicolini: taccuini e altre immaginazioni, a cura di Federica Foschi. La mostra, allestita nelle due sezioni taccuini al Musas e disegni per i libri alla galleria “Antonio Baldini” della biblioteca, racconta del rapporto tra pittura e scrittura nell’opera del maestro Flavio Nicolini.
[…] Insomma, pittura e scrittura per me, si condizionano fra loro e io non so se è un bene o un male. Non mi preoccupo di coloro che sostengono che pittura è pittura e scrittura è scrittura, e chi fa arte, dipingendo deve pensarla alla maniera pittorica e non cedere al fascino della letteratura. In altre parole: se mi va di alzarmi dal mio tavolo, dove sto inventando una storia, e vado al muro o al tavolo e sporco l’intonaco o un foglio di carta con un bel rosso, beh non mi passa per la mente che così facendo sto inquinando la scrittura (ho paura semmai di perdere il filo del racconto che ho cominciato); né mi sembra di cedere alla letteratura se sopra un volto o in qualsiasi altra parte della pelle di un uomo ingigantisco i mostri del micro mondo che ci stravaccano sulla pelle come una miriade di draghi schifosi e grotteschi. Forse mi piace la fantascienza e allora la racconto anche dipingendo…
Flavio Nicolini
Al termine della visita, una sorpresa fuori programma, Angelo Trezza leggerà alcune poesie inedite di Flavio Nicolini scritte in italiano nel 1971, e la professoressa Tiziana Mattioli, dell’Università di Urbino racconterà brevemente il suo progetto di catalogazione e valorizzazione dell’immenso patrimonio artistico e letterario lasciato dal maestro Flavio Nicolini.
A seguire, dopo un piccolo convivio e un brindisi che saranno offerti a tutti i partecipanti, intorno alle ore 20 si scenderà al Giardino delle lucciole, sempre al Musas, per la visione della rassegna intitolata Passaggi e passaggi:_da Raffaello a Giuliana, che celebra simbolicamente il passaggio da un Cantiere poetico all’altro con la proiezione di due cortometraggi inediti: Da conto di Massimo Salvucci tratto da La Fondazione di Raffaello Baldini, con Silvio Castiglioni, e Noèda per dispét (Nata per dispetto) di Stefano Bisulli, tratto da La vóita d’una dòna di Giuliana Rocchi, in collaborazione con Rita Giannini e con la voce di Nicoletta Fabbri. Seguono la visione del documentario Il Paese dei Poeti (1984) di Simonetta Nicolini e un gradito fuori programma, il cortometraggio La vóita d’una dòna (1998) di Paolo Mantelli, dove Giuliana Rocchi legge le sue poesie.
Fra gli artisti che hanno aderito al progetto del Cantiere poetico per Santarcangelo torna anche quest’anno ERON, ampiamente riconosciuto come uno tra i più dotati e virtuosi interpreti della scena dell’arte urbana e della pittura contemporanea internazionale, che realizzerà una nuova opera d’arte murale per la Città di Santarcangelo. Dopo il grande murale realizzato lo scorso anno sulla facciata del Lavatoio, potremo vedere l’artista direttamente al lavoro dal 10 al 18 settembre sulla parete dell’Arena Supercinema affacciata sul parco Campo della Fiera, per trasformare i muri dell’edificio in poesia visiva.