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Rimini, Triangolone: ecco i nuovi canoni per i concessionari

Altra puntata del procedimento amministrativo che riguarda il passaggio dei beni demaniali dallo Stato al Comune per l’area che per comodità è stata definita “Triangolone”  (tra piazzale Fellini a largo Boscovich, fra lungomare Tintori e viale Cristoforo Colombo).

Dopo alcune delibere della Giunta Comunale si è giunti, alla stato attuale, ad alcuni punti fermi. Vediamo i più importanti.

  • Le aree trasferite al Comune di Rimini in virtù del federalismo demaniale sono state classificate, dal Comune stesso (con determina dirigenziale n. 346 del 19 febbraio 2018) come patrimonio indisponibile del Comune. Su questo atto gli studi legali Cagnoni e Fiorenza hanno depositato in data 22 maggio 2018 (371/2018) un ricorso per conto di alcuni “concessionari” del “triangolone” per l’annullamento della delibera che trasferisce le aree da patrimonio disponibile a patrimonio indisponibile del Comune.
  • Viene rinnovata la concessione agli attuali concessionari sino al 2020. Il Comune di Rimini in questo modo riconosce che i soggetti presenti nell’area, il fatto che erano “già beneficiari di concessioni rilasciate dall’Agenzia del Demanio e successivamente decadute per legge a seguito della sdemanializzazione, sono rimasti nella detenzione dei beni proseguendo nella gestione delle rispettive attività commerciali, senza soluzione di continuità rispetto alla decadenza delle concessioni ed ivi si trovavano al momento del trasferimento a favore del Comune di Rimini e della successiva immissione nel possesso giuridico”.
  • E’ stata aperta una trattiva tra Comune di Rimini e Agenzia del Demanio per una riduzione dei canoni. Come già descritto in altri articoli il trasferimento dei beni dallo Stato al Comune di Rimini è avvenuto a titolo gratuito, fermo restando che lo Stato comunque pretendeva comunque € 573.860,00 a titolo di canoni che percepiva. e che sulla base di tale importo è stata prevista nei predetti decreti la riduzione dei trasferimenti erariali a favore del Comune di Rimini, A seguito della trattiva l’importo è stato ridotto ad Euro 423.516,50 (Euro 482.593,81 compresa di Iva)

Sulla base di queste trattive i canoni sono stati ridefiniti nel seguente modo:

A cui vanno aggiunti  gli ulteriori  canoni  di:
– i & Gi S.r.l. (discoteca) Euro 10.870,00
– Aquarium S.r.l. (Pub The Barge) Euro 6.376,00
– Distribuzione Enel  euro 560

Il Comune di Rimini ritiene i canoni per le associazioni sportive presenti nell’area (Libertas e Circolo Tennis) ancora troppo alti ed ha chiesto una ulteriore riduzione per le suddette aree e fabbricati. Per questa ragione ha inserito in delibera che il Comune di Rimini comunque si riserva a successivi provvedimenti l’eventuale revisione dei canoni di concessione in  conformità alle determinazioni che saranno assunte dall’Agenzia del Demanio sulle richieste avanzate dal Comune di Rimini per la modifica degli importi di riduzione dei trasferimenti erariali di cui all’art. 56-bis del D.L. n. 69/2013 e conseguentemente modifica dei decreti di trasferimento.

Rimangono aperti:

  • i contenziosi del passato. Infatti i canoni stabiliti dalla finanziaria 2007 di fatto non sono mai stati versati (se non in alcuni limitati casi) aprendo un contenzioso tra concessionari ed Stato. Contenzioso che è stato trasferito in capo al Comune di Rimini.
  • La clausola inserita nel decreto di trasferimento dallo Stato al Comune di Rimini che recita: “trascorsi tre anni da presente trasferimento, qualora all’esito di apposito monitoraggio effettuato dall’Agenzia del Demanio risultasse che il Comune di Rimini non utilizzi il compendio  oggetto del presente provvedimento, lo stesso rientrerà nella proprietà dello Stato nella situazione in cui si trova senza che il Comune di Rimini possa pretendere dallo Stato alcunchè a qualsiasi titolo o ragione.”
  • Il contenzioso legale prima citato
  • Nessuna azione progettuale condivisa da parte degli attuali concessionari. Attualmente infatti operano due distinti consorzi.

Da ultimo, ma non certo per importanza, ora si tratta di verificare se verranno firmate le proroghe delle concessioni con i nuovi importi (firma prevista entro la fine dell’anno) oppure continuerà un contenzioso anche per questi nuovi canoni.

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