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Rimini. Rapina alla sala slot. Sequestrato un dipendente dalla banda

Nella notte tra mercoledì e giovedì rapina alla sala slot di via Flaminia a Rimini. Si tratta di una vera e propria banda di professionisti che ha lavorato per oltre un ora e portandosi via un bottino ingente. I gestori stanno ancora calcolando i danni, ma si parla di oltre trenta mila euro.

Una banda composta da almeno cinque persone di cui quattro con i volti coperti da sciarpe e cappucci. L’unico a volto scoperto è quello entrato per primo fingendosi un cliente della sala da gioco. In realtà è servito per fare entrare poi gli altri quattro complici.

Erano quasi le tre di notte e a quell’ora per entrare occorre suonare. L’apripista della banda entra nella sala, gioca cinque euro e poi esce aprendo la porta a suoi complici che attendevano fuori della sala giochi. In quel momento nella sala “Terry Bell” situata a fianco del bowiling, non vi sono clienti.

La banda non si accontenta dell’importo nella cassa (circa sei mila euro). Chiedono le chiavi delle slot. Il dipendente dice di non averle, ma il gruppo di rapinatori gli crede soltanto dopo averlo malmenato. I rapinatori rinchiudono il dipendente in uno sgabuzzino della sala giochi e con piedi di porco, mazze ed altri attrezzi iniziano ad aprire le slot per portare via il denaro contenuto. Finito il lavoro fuggono sull’auto del dipendente, una Cinquecento.

Soltanto dopo due ore il dipendente riesce ad uscire dal ripostiglio dove era stato chiuso. Avvisa il proprietario e la polizia ed iniziano le indagini e la conta dei danni e dei soldi rubati. Il dipendente ha riferito che la banda parlava pochissimo e per non far riconoscere l’accento si esprimevano in inglese. Gli inquirenti stanno visionando le telecamere della zona per poter individuare i rapinatori.

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