“Vogliamo tranquillizzare – interviene Più Europa Rimini – sindaci e balneari romagnoli pronti a scendere in piazza.
Si, finalmente si parla di gare. Ma la contendibilità delle concessioni dovrà, tra l’altro, privilegiare: “l’esperienza tecnica e professionale già acquisita” e favorire “i soggetti che, nei cinque anni antecedenti l’avvio della procedura, hanno utilizzato la concessione come prevalente fonte di reddito per sé e per il proprio nucleo famigliare”. Quindi, non temete, gli uscenti partiranno avvantaggiati.
Il mese scorso il Consiglio dei Ministri – prosegue la nota di Più Europa Rimini – ha approvato un provvedimento che prevede una delega al governo da parte del Parlamento e una proposta emendativa al ddl concorrenza.
L’esame del testo è appena iniziato e ci sarà un lungo ciclo di audizioni.
Il nostro timore, diverso da quello dei manifestanti, è il rischio di una forte inerzia gattopardesca. Per dar la parvenza di cambiare mentre non cambierà niente e che i tempi della delega slittino tanto da arrivare alla vigilia del voto e in piena sessione di bilancio. Con il rischio di perdere l’ennesima occasione.
Nell’UE il nodo delle concessioni balneari, e quello della giustizia – conclude Più Europa Rimini – sono viste come “cartine di tornasole” per capire se l’Italia vuole fare le riforme e tornare a crescere oppure no”.