Trony a Rimini e dintorni è più sana che mai. Una grave crisi sta invece investendo Dps Group, società che controlla i punti vendita Trony in Lombardia, Liguria e Puglia. Ma in Romagna, Marche, Veneto e lungo la costiera adriatica la situazione è decisamente diversa.
Qui i punti vendita Trony (a Rimini, Serravalle di San Marino, Cesena, Pesaro, Fano, Faenza, Imola, solo per stare nelle vicinanze) appartengono a tutt’altra società: la DML. In questi punti vendita non ci sono problemi, né riduzioni di stipendi o di personale, né tanto meno chiusure in vista.
Marco Amorino, che di DML è amministratore delegato, annuncia al contrario importanti investimenti e piani di espansione: «Anzi proprio il pdv di Rimini sarà oggetto nella primavera di una profonda e totale ristrutturazione attraverso un importante investimento, al fine di rendere il pdv adeguato ad i più moderni Concept. L’investimento di alcune centinaia di migliaia di euro culminerà con l’assunzione di ulteriori circa 15 persone e l’applicazione all’interno del pdv delle più moderne tecnologie impiantistiche. Ciò permetterà al Trony di Rimini di essere a tutti gli effetti un negozio totalmente ecocompatibile. Una bella spinta di fiducia al territorio in un momento certamente non facile per il commercio al dettaglio, ma come Dml siamo certi che il territorio riminese abbia ancora ampi spazi di crescita; dobbiamo dargli fiducia perché la merita».
Oltre a quelli citati, DML possiede i punti vendita Trony di Chioggia, Vicenza, Bologna, Civitanova Marche, Macerata, Fabriano, Osimo, San Benedetto del Tronto, Teramo, Pescara, Lanciano, Vasto, Termoli, Rieti, L’Aquila e Monsano, dando lavoro a più di 600 dipendenti.
