Ieri, alle 20.30, la Polizia è intervenuta, su richiesta di una donna, che asseriva di aver subito un’aggressione da parte del suo convivente.
Al loro arrivo la donna, una signora ucraina di 46 anni, era sul pianerottolo di casa, piangente e tremante.
Una volta rientrati nell’appartamento il convivente, un macedone, J.A., di 42 anni, inveiva nei suoi confronti – per aver chiamato la Polizia – e la minacciava.
“Tu sei una donna e devi stare al posto tuo, questi – riferito agli agenti – li hai chiamati e fatti entrare tu. Appena vanno via facciamo i conti“.
La donna ulteriormente intimorita da tale atteggiamento, iniziava ad indietreggiare fino a nascondersi in un angolo. Dopo ulteriori minacce, la donna precisava che sin dall’inizio della loro relazione lui si mostrava irascibile, aggressivo, violento e con un’elevata possessività, giungendo alle percosse e minacce di morte, subite sempre con l’uso di un coltello.
L’uomo è stato arrestato per maltrattamenti in famiglia aggravati, minacce gravi aggravate, resistenza e violenza a P.U. e portato in carcere.