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Rimini, il grido di Zingaretti al Ponte di Tiberio: “Combattere casa per casa”

Prima la visita alla mostra “Fellini 100 Genio immortale” accompagnato dal sindaco Andrea Gnassi dal ministro dei Beni Culturalli e del turismo Dario Franceschini, già in mattinata a Rimini per l’inaugurazione del Sigep, poi la tappa nella piazzetta antistante al Ponte di Tiberio luogo simbolo della città e forse dell’intera Regione, in quanto principio e inizio dell’antica via Emilia.

Il segretario del Partito Democratico ha fatto oggi tappa a Rimini al termine di un intera giornata passata in lungo in largo tra Bologna e Imola, per sostenere il candidato alle prossime elezioni amministrative in programma domenica prossima Stefano Bonaccini. A Rimini, sul palco allestito nel Borgo San Giuliano erano presenti i quattro candidati riminesi del Partito, Emma Petitti, Nadia Rossi, Alessandro Belluzzi e Giorgio Pruccoli. Con loro anche il primo cittadino del capoluogo romagnolo Andrea Gnassi e il segretario provinciale del partito Filippo Sacchetti.

Complici forse il freddo e la pioggia non c’è stato – va detto – il pubblico delle grandi occasioni. Ma questo non ha impedito al segretario Zingaretti di scandire il suo slogan di battaglia, sotto una pioggia di applausi. “Nelle prossime 172 ore non ci resta che combattere, combattere e combattere, contro chi ha dichiarato, insultando 70 anni e passa di storia, di voler liberare una Regione, di volerla addirittura prendersela“.

C’è stato il tempo anche per gli interventi del sindaco Gnassi e dei quattro candidati al consiglio regionale. “La Regione entra nel quotidiano delle persone, il modello di sanità privata che la Lega minaccia di imporre una volta al governo è sbagliato”, hanno spiegato in sintesi in coro i presenti.

Un tema quello della sanità toccato più e più volte durante il corso dei vari interventi. “In Emilia Romagna è stato abolito il super ticket – ha ricordato Andrea Gnassi – sottolineando il valore dell’intervento portato a termine “all’Ospedale Infermi di Rimini dai primari dei due ospedali, quello riminese e quello di Forlì, grazie all’azienda unica di Romagna che permette ai cittadini un servizio migliore e più efficace”.

Dalla “piazza” di Rimini l’impressione è quella della presa di coscienza dell’imminenza di una sfida che al di là di tutto verrà vinta al fotofinish. “Abbiamo pochi giorni in cui stringerci, ricordare che il Partito Democratico sta dalla parte degli ultimi, che abbiamo dimezzato la disoccupazione in Regione, l’abbiamo resa più attrattiva. La risposta migliore alla campagna d’odio di Salvini”, ha detto Emma Petitti.

E’ lo stesso segretario dem ha lanciato l’urlo di battaglia. Come si diceva sopra “Combattere, casa per casa, persona per persona, autobus per autobus, centro anziani per centro anziani. Mancano 172 ore ed è necessario il contributo di tutti per convincere le persone a votare per la conferma del vostro governatore Stefano Bonaccini”.

“La gente ha paura – ha poi continuato il governatore del Lazio – e Matteo Salvini è senza dubbio un campione nel raccontare i problemi della gente. Sta girando la Regione per questa campagna elettorale e presto se ne andrà via  il 27 gennaio e non fa altro che raccontare i problemi della gente. Peccato che in 15 mesi di governo si sia dimostrata la persona meno adatta di questi tempi a risolverli. E allora il centrosinistra deve essere conscio che la gente ha paura. Ma non dobbiamo guardare nessuno dall’alto verso il basso”.

Poi un passaggio sulla città di Rimini. “Rimini è un esempio. E’ una città conosciuta in tutto il mondo, qui si è costruito un modello di politica economica sul mare. Poi ci si è resi conto che questo modello era da cambiare e da innovare e ora Rimini è protagonista di una rinascita vera e propria“.

Deciso l’attacco al centro destra. “Vogliono riportare indietro questa Regione, non farla andare avanti. E guardando indietro nella storia non possiamo dimenticarci della povertà in cui versava l’Emilia Romagna al termine della Seconda Guerra Mondiale, e della capacità di questa gente di essere arrivata dove arrivata ripartendo da zero, anche grazie a una buona amministrazione“.

Un attacco deciso a Matteo Salvini era arrivato poco prima anche dal sindaco di Rimini Andrea Gnassi sulla questura. “Ci aveva promesso finanziamenti e incontri quando era ministro, poi se li è scordati ed è se ne è andato al Papeete a fare i giri in moto d’acqua. Noi intanto alla caserma Giulio Cesare realizzeremo la cittadella della sicurezza per Guardia di Finanza e Polizia Locale. Perchè rispondiamo con il fare e glielo rinfacceremo”.

Nel pomeriggio Zingaretti aveva attaccato a Imola direttamente l’avversaria di Stefano Bonaccini Lucia Borgonzoni.

“I prossimi anni saranno anni di battaglia politica, economica e sociale. Questa è una regione governata bene e per invadere l’Emilia-Romagna hanno trovato una candidatura debole, se non finta. Alle elezioni dell’Emilia-Romagna è in gioco la possibilità di combattere per le proprie famiglie, il proprio futuro, la crescita, il lavoro, l’innovazione, oppure di perdere questa possibilità. Per l’Italia, lo dico da italiano, a noi serve un’Emilia-Romagna che continui a crescere, ad essere un punto di riferimento dei valori e modello di sviluppo”

Nicola Zingaretti alla mostra Fellini 100 Genio immortale”

 

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