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Rimini, Italia Viva: “Delusi per le misure previste per il turismo”

Tutti lo dicono, il turismo sarà il settore più colpito da questa crisi, quello che andrà sostenuto maggiormente, ma le parole non seguono con i fatti” lo affermano i coordinatori di Italia Viva Rimini Bellucci e Fabbrani per niente contenti di quanto si legge nella bozza del Decreto Rilancio. 

Le attività legate al settore hanno chiuso prima delle altre e riapriranno con tantissime difficoltà, il distanziamento sociale fondamentale per combattere il virus metterà in ginocchio il turismo che invece vive di relazioni. 

Il PIL diretto del turismo è il 13% ma c’è un indotto enorme legato al settore (idraulici, muratori, negozi, gelaterie ecc.), se quella macchina si ferma di conseguenza rallenteranno anche tutte le altre. E in autunno rischiamo una carneficina di posti di lavoro. Dobbiamo agire in fretta e bene per ripartire in sicurezza con protocolli chiari e linee certe, che ancora mancano all’appello”. 

I coordinatori di Italia Viva sono preoccupati: “Nonostante sia chiaro a tutti le condizioni in cui ci muoviamo, il piano straordinario per il turismo non si vede neanche con il binocolo, le imprese sono stanche dei tanti annunci e dei pochi fatti”. Il Decreto aprile, diventato maggio poi Rilancio ancora non è uscito ma girano alcune bozze. “Ci siamo subito allarmati quando abbiamo visto la parte dedicata al settore turismo, 4 misere pagine con proposte poco efficaci se non dannose. Il bonus vacanza, proposta avanzata dal nostro capogruppo alla Camera Maria Elena Boschi, era stato accolto con entusiasmo fino a che non abbiamo letto come è stato concepito. Il 90% dell’importo dovrà essere scontato in fattura dall’albergatore. Follia pura, diciamo che le imprese hanno bisogno di liquidità in questo modo viene meno. Meglio toglierlo e usare i soldi per dare aiuti veri alle imprese, come anticipato ieri mattina dalla stessa Boschi”.

Continuano “Per non parlare del fondo perduto che prende in considerazione il fatturato in calo di aprile 2020 su aprile 2019, molte attività del settore turistico lavorano a basso regime, quindi saranno solo sfiorate da questa manovra. Bisogna prendere in considerazione un periodo più ampio e la stagionalità delle imprese”.

Non tutto è da buttare, bene la cancellazione di una rata dell’IMU e dell’IRAP per il mese di giugno ma qualcosa non ha funzionato alla perfezione. I soldi come è chiaro a tutti non sono infiniti, quindi pensiamo bene a come spenderli in modo efficace ed efficiente. Continueremo a sentire e collaborare con le associazioni di categoria, come stiamo facendo da mesi, per apportare delle modifiche al Decreto per migliorarlo”.

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