Dopo la sentenza del Tar che ha valutato legittima l’ordinanza comunale firmata dal sindaco Andrea Gnassi a fine aprile che aveva introdotto multe fino a 500 euro al giorno di frequenza nelle scuole di infanzia (fascia 0 -6 anni) erogate nei confronti dei genitori dei bambini non vaccinati oltre il termine del 10 marzo fissato dalla Legge Lorenzin ora arriva una ulteriore conferma dell’operato dell’amministrazione comunale di Rimini.
Questa volta a pronunciarsi a favore del Comune di Rimini è il difensore civico regionale. Nei giorni scorsi alcuni genitori No Vax avevano presentato una istanza al difensore civico regionale Carlotta Marù, per chiedere la sospensione del provvedimento dell’amministrazione comunale.
Inoltre i genitori chiedevano di evitare di pagare la multa per ogni giorno di frequentazione della scuola dei loro figli non vaccinati ma soltanto per un massimo di tre volte come prevede una legge del 1981 :” Salvo che sia diversamente stabilito dalla legge, chi con un’azione od omissione viola diverse disposizioni che prevedono sanzioni amministrative o commette più violazioni della stessa disposizione, soggiace alla sanzione prevista per la violazione più grave, aumentata sino al triplo”.
Il difensore civico regionale ha respinto entrambe le richieste dell’istanza. “L’ordinanza è un atto dovuto. L’introduzione dell’obbligo vaccinale – scrive il difensore civico – attiene prevalentemente ai principi fondamentali in materia di tutela della salute. In uno Stato di diritto a ogni diritto corrisponde un dovere: la vaccinazione del proprio figlio, oltre a rispondere al diritto alla salute dei bambini, diviene un dovere nei confronti della comunità in cui si vive, in particolar modo un dovere verso i soggetti più gracili impossibilitati a sottoporsi a vaccinazione per motivi di salute”. L’ordinanza inoltre, prosegue il difensore civico, è conforme al «principio di proporzionalità», perché non erano possibili misure ordinarie diverse, dato che l’allontanamento dai plessi scolastici di bambini da 0 a 6 anni «ricorrendo all’ausilio della forza pubblica, avrebbe costituito una misura eccessivamente gravosa e sproporzionata nei confronti dei minori”.
Respinta anche l’istanza di non pagare più di tre multe. “ Non pare illegittima la previsione di una sanzione commisurata a ogni giorno di frequenza, posto che si tratta di più condotte lesive”.
Il Difensore civico tutela i diritti dei cittadini ricevendo i loro esposti e vigila sul buon andamento e l’imparzialità della pubblica amministrazione, secondo i criteri di legalità, trasparenza, efficienza, efficacia ed equità. E’ un organo autonomo e indipendente. E’ prassi che l’elezione da parte dell’Assemblea legislativa regionale avvenga su proposta dei gruppi consigliari di minoranza. Carlotta Marù è stata consigliera comunale della Lega a Parma.
In copertina Carlotta Marù, difensore civico regionale