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Rimini. Adozione figli coppie gay. Scontro tra Pecci della Lega e giunta comunale

Animato dibattito in consiglio comunale sui figli delle coppie Gay tra il capogruppo della Lega Marzio Pecci e l’assessore Mattia Morolli.  L’occasione è stata la recente sentenza della Corte di Cassazione sulla trascrizione nei registri dell’anagrafe dei figli delle coppie gay nate all’estero. Con la sentenza la Suprema Corte riconosce solo il padre biologico e non il partner, Il capogruppo della Lega con una interrogazione ha chiesto al sindaco di conoscere:

  1. se ha ricevuto richiesta di famiglie arcobaleno di trascrivere nei registri dello stato civile il provvedimento di un Giudice straniero con cui è stato accertato il rapporto di filiazione tra un minore nato all’estero mediante il ricorso alla maternità surrogata ed un soggetto che non abbia con lo stesso alcun rapporto biologico;
  2. in caso affermativo: 1) quante sono state le domande e 2) quante ne sono state accolte;
  3. se nell’esercizio delle Sue funzioni abbia dato disposizioni agli Uffici per l’accoglimento delle domande di trascrizione;
  4. se prima di dare disposizioni aveva chiesto il parere al Suo Dirigente dell’Anagrafe ed eventualmente quale sia stata la risposta;
  5. alla luce della suddetta sentenza della Suprema Corte quale provvedimento abbia adottato oppure intenda adottare.

Alla interrogazione ha risposto l’assessore Mattia Morolli.

“Nel corso del 2018 è pervenuta una sola richiesta di iscrizione nei registri dello stato civile dell’atto di nascita di due gemelli nati all’estero mediante il ricorso alla maternità surrogata. Preliminarmente all’avvio del procedimento di iscrizione, gli uffici, in considerazione dell’incertezza del quadro normativo e tenuto conto anche del vivace dibattito giuridico amministrativo in corso, hanno interessato la Procura della Repubblica di Rimini per acquisirne un’indicazione preventiva. Poi, dovendo dare risposta ai richiedenti nel termine di 30 giorni dalla richiesta di iscrizione, su specifica indicazione della Procura, gli uffici hanno trascritto l’atto di nascita.

La decisione di procedere all’iscrizione, ha spiegato l’assessore, è stata presa dall’Ufficio dello Stato civile dopo molti approfondimenti e sulla base degli orientamenti della Cassazione maturati fino a quel momento. Oggi, alla luce della recentissima sentenza delle Sezioni Unite, i Comuni italiani prendono atto che la Suprema Corte ha fornito un chiaro indirizzo interpretativo decisamente contrario ai propri precedenti. In seguito alla pubblicazione della sentenza delle Sezioni unite, gli uffici dello Stato civile hanno predisposto una dettagliata relazione e l’hanno inviata alla Procura della Repubblica per ottenere istruzioni.”

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