“Frullava il sangue” senza averne l’autorizzazione. E finito così nei guai un professionista di Rimini di 37 anni, dopo che Il NAS di Bologna ha ispezionato il suo poliambulatorio.
Al termine del controllo i militari hanno deferito all’Autorità Giudiziaria il medico responsabile della struttura. Benché privo di autorizzazione al funzionamento, si avvaleva di un’apparecchiatura medica convenzionalmente denominata “centrifuga del sangue”, ed erogava ai propri pazienti trattamenti estetici denominati “prp” (biorivitalizzazione con fattori di crescita piastrinici), con potenziale rischio biologico ed infettivo derivante dalla manipolazione del sangue e dei suoi derivati.
A Rimini si tratta del secondo caso di questo genere in pochi mesi.