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Rimini: l’arrotino era un truffatore di anziane, ma le figlie della vittima non ci cascano

La mattina dell’11 aprile,  un’anziana signora residente in via Giustiniano Villa a Bellariva, era uscita in strada
richiamata dall’annuncio di un arrotino. La donna aveva portato ad affilare alcuni utensili della propria cucina presso quella Golf  bianca che serviva da laboratorio ambulante.

Una volta terminata l’affilatura, la signora  chiedeva all’arrotino di aspettare un attimo, che sarebbe andata in casa a prendere i soldi per pagare.

Lui però, si offriva “gentilmente” di accompagnarla, nonostante le insistenze della signora di non disturbarsi. Appena  dentro, l’uomo diceva di aver visto un guasto in cucina che andava riparato, offrendosi di farlo lui stesso. A riprova, simulava una perdita di gas evidenziata con la fiamma di in accendino.
Nonostante la diffidenza, l’anziana accettava il lavoro, avvertendo però le due figlie, preoccupata più che altro per la nuova spesa da sostenere. Sentendo questa storia, le due donne sentivano puzza di bruciato e si precipitavano a casa della madre. ma anche loro, di fronte ad una nuova “prova fiamma” si convincevano che un lavoro andava fatto.

Per eseguirlo, l’arrotino-riparatore richiedeva 75 euro, aggiungendo di avare in macchina la licenza che lo qualificava. Volevano vederla?

Ma l’imbarazzo, il disagio e la fretta mostrata dall’uomo nell’andarsene, nonostante l’anziana signora gli avesse dato solo 60 dei 75 euro pattuiti, insospettiva di nuovo le due giovani donne, che a ogni buon conto fotografavano lla targa della macchina dell’uomo, dove ad attenderlo c’era anche un suo figlio.
Avvertito il 113, in meno di due ore dalla chiamata alla sala operativa delle giovani donne, grazie alla comunicazione della targa, la Volkswagen Golf di colore bianco dell’uomo è stata rintracciata dagli operatori di polizia con a bordo i due uomini ed i 60 Euro risultato di quella che ormai era chiaramente una truffa.

I due uomini sono stati identificati anche con la collaborazione delle figlie dell’anziana, che  hanno riconosciuto il volto dell’uomo tra quello di numerosi pregiudicati.

Il falso arrotino(A.F) ha innumerevoli precedenti penali per reati contro il patrimonio; è stato denunciato all’Autorità Giudiziaria. Oltre ad avere commesso reati analoghi che ne hanno comprovato la pericolosità sociale, non ha residenza nel comune di Rimini né ha un lavoro che gli garantisca un sostentamento, ricavandolo da attività illecite  come quella perpetrata ai danni dell’anziana.

Il Questore di Rimini ha provveduto ad emettere nei confronti di A.F. un provvedimento di Foglio di Via Obbligatorio con Divieto di Ritorno nel Comune di Rimini.

La celerità della Polizia di Stato nel rintracciare i soggetti protagonisti della vicenda è stata fondamentale per essere assicurare alla giustizia l’uomo, ma altrettanto significativa è stata la collaborazione delle figlie della donna.ì Le forze dell’ordine chiedono cooperazione alle famiglie degli anziani circa l’estrema attenzione che devono avere nel dare fiducia a soggetti sconosciuti che si offrono di aiutarli nelle più svariate incombenze quotidiane al solo fine di privarli dei propri averi.

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