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Rimini FC, dopo la mazzata serve l’impresa a casa della capolista

In Umbria, contro il Villabiagio che gioca nelle splendide terre del comune di Marciano (PG), riparte il campionato dopo la sconfitta interna con la Sangiovannese. E prima di addentrarsi nei temi inerenti la nuova sfida, credo sia il caso di ripartire da lì.

Minuto 92, si sta per battere il corner che risulterà decisivo, consentendo alla Sangiovannese di
passare in vantaggio. Osservo il giocatore incaricato del tiro sistemare la palla e intanto ripenso alla gara che ho appena visto.

Un Rimini inizialmente timido che cresce nel corso del primo tempo e trova, forse, i migliori 20 minuti della stagione nella seconda frazione, che si esauriscono però col palo colto da Buonaventura.

Il tempo di imprecare per l’espulsione di Guiebre che già siamo al cambio che segnerà in negativo la gara. Un’impressione non solo mia.

Esce Buonaventura ed entra Brighi: per infoltire la difesa, ma l’inevitabile abbassamento del baricentro biancorosso  rivitalizza gli ospiti che capiscono di poterci provare e che coglieranno il successo a tempo scaduto sugli sviluppi del corner conquistato già oltre il minuto 90.

Dopo il mancato cambio di Mazzavillani, a mio avviso decisivo in negativo nel pareggio del Forlì, ancora un cambio risulta fatale.

Ho ascoltato l’intervista al mister, contestato dai tifosi a fine gara, cercando di capire il perché di
alcune scelte in formazione. Tipo Valeriani difensore. Ma l’unica frase che mi è rimasta in mente è
quella che, a suo avviso, rimetteva tutto a posto.

“La società mi ha chiesto un campionato di consolidamento e non di vincere tutte le gare quindi…”.

E io ho immaginato.

Ho immaginato Grassi che lo chiama prima di fare la formazione e cerca di imporgli Montanari terzino oppure in panchina, perché altrimenti si vince troppo e noi vogliamo solo consolidare.

Ho immaginato Grassi che chiama il mister e tenta di imporgli Valeriani in difesa perché ovviamente non  dobbiamo vincere troppo, l’obiettivo è consolidare.

Oppure ho immaginato lo stesso copione riferito alle tante panchine di Cicarevic o alla posizione in campo di Ambrosini.

Per non tornare poi sui cambi di cui sopra, sempre con il medesimo corollario di motivazioni.

Ovviamente sto scherzando. Quando si parla di calcio non si deve mai perdere il sorriso o l’educazione. Ed educatamente e sorridendo mi permetto un unico consiglio a Muccioli.

Spostare l’attenzione sull’ambizione della società ha sortito un solo effetto: amplificare il malumore
generale. E aldilà delle non ambizioni, vere o presunte, quando le cose non vanno, a pagare con l’esonero è prima di tutto l’allenatore, preparato o meno che sia.

Quindi non è la giustificazione ad hoc che va trovata quando si perde, serve piuttosto rispondere del
proprio operato e trovare la quadra prima possibile.

Ci sono giocatori poco utilizzati e altri che possono tornare una garanzia se messi nelle condizioni giuste. Ambrosini troppo lontano dalla porta e Buonaventura poco libero di svariare rispetto allo scorso anno sono un esempio. E Cicarevic fuori solo se sta male.

Poi si può anche allargare lo spettro e parlare d’altro, dopo che si è raggiunto un equilibrio e dopo
che i limiti sono evidentemente imposti solo dal valore dei singoli.

Quando la squadra mostrerà, aldilà del risultato, una fisionomia e un gioco convincente, si potrà fare il “processo” ad altri e condannare le ambizioni o le non ambizioni in generale.

Preciso che quanto esposto sopra vale, a mio avviso, per il mister. 
I tifosi, al contrario, visto che non decidono nulla, possono anche dire di tutto (col sorriso e l’educazione), com’è normale che sia.

E adesso sotto col Villabiagio, squadra che rappresenta due paesi della provincia di Perugia (Villanova di Marsciano e San Biagio della Valle) che quanto ad abitanti insieme non arrivano a fare la nostra Santa Giustina!

E’ un miracolo sportivo questa squadra che veleggia in testa alla classifica, nonostante sia una neo promossa ed è reduce da una stagione esaltante in cui ha vinto tutto ciò che poteva vincere.

Il presidente Tenerini e il mister Cocciari sono protagonisti di un miracolo nel miracolo: la rosa della stagione scorsa infatti non è stata mantenuta e adeguata, come ci si poteva aspettare, ma rivoluzionata in larga parte.

Nonostante il salto di categoria e i tanti cambi, il Villabiagio però è la capolista di questo campionato, con l’ intenzione di continuare ad esserlo il più a lungo possibile, anche se difficilmente potrà riuscirci fini alla fine della stagione.

E’ sempre difficile fare previsioni, nei Dilettanti le sorprese sono sempre possibili, ma ricordo come lo scorso anno in Eccellenza, di questi tempi, comandasse il Classe sostituito dopo un po’ dal Granamica. Ricordiamo tutti come poi il campionato divenne una corsa a 2 tra Rimini e Sasso Marconi.

Questo non toglie comunque nulla al Villabiagio, che rappresenta adesso il top del campionato, facendo presagire che allo stadio comunale Vestrelli per il Rimini non sarà semplice uscire con del fieno in cascina.

Brunori Sandri con 6 reti all’attivo sarà il sorvegliato speciale, ma le 14 reti segnate da 8 giocatori diversi testimoniano la concretezza e la pericolosità  di questa compagine.

Sono solito fare un invito ai tifosi e agli sportivi, seguire la squadra con il mio solito “chi puo’ non manchi”.
L’invito è sempre valido anche se, in settimana, ho toccato con mano gli effetti della sconfitta patita domenica scorsa e so che non saremo in tanti a scendere dalle parti del lago Trasimeno.
Mi auguro periodi migliori anche da questo punto di vista.

Forza Rimini!

Emanuele Pironi

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