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Rimini città della memoria 2021, Gnassi: “Non saremo perfetti ma siamo liberi, aperti e solidali”

Questa mattina il sindaco di Rimini Andrea Gnassi ha partecipato alla cerimonia di consegna delle medaglie d’onore ai famigliari di ex deportati organizzata dalla Prefettura di Rimini. “Eravamo al Teatro Galli – riferisce Gnassi – quel Teatro colpito e in gran parte distrutto nei bombardamenti del 1943, mentre contemporaneamente venivano uccise decine e decine di persone nei rifugi piazza Mazzini, via Montefeltro, Sant’Agostino. Un momento tremendo del Novecento nel quale, anche facendo leva sulle tensioni e i disagi, si radicata in Europa un’ideologia che si è tradotta nello sterminio di interi popoli, nella shoah”.

“Rimini città della memoria 2021 è il riconoscimento di un’attività di educazione alla Memoria lunga quasi sessant’anni, che testimonia di una città sì imperfetta, ma libera, aperta e solidale. Quando la storia diventa una coordinata, la traiettoria verso il futuro diventa più solida”.

“Sono stato uno dei tanti ragazzini della nostra città che grazie al Comune ha partecipato ai viaggi della Memoria. Uno dei tanti ad essere salito sulle scale della morte di Mauthausen, ad aver visitato i campi di sterminio, dove il “disumano”, l’impossibile, veniva organizzato”.

“Mi piacerebbe che il governo, qualsiasi sia, istituisse per tutti i ragazzi italiani la possibilità di partecipare almeno una volta con la scuola ad una visita ai campi di sterminio. Perché non c’è racconto sui social che possa incidere quanto una visita in quei campi. E’ lo strumento più forte per tramandare al futuro l’immane tragedia che il mondo ha vissuto. Perché l’impossibile ancora avviene e la democrazia si conquista, si protegge, si difende tutti i giorni”, conclude Andrea Gnassi.

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