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Riccione, Vescovi: “Hotel Metropole. Una media struttura di vendita in via Ceccarini in cambio di 612mq di sabbia”

Il comunicato di Sabrina Vescovi e del PD di Riccione sull’operazione dell’Hotel Metropole:

Con l’approvazione da parte della maggioranza della pratica relativa all’ex Metropole si è riaperto il dibattito sul destino del commercio riccionese.

La giunta Tosi ha scelto di trasformare le superfici commerciali dell’ex Metropole in una media struttura di vendita. Uno store in pieno viale Ceccarini che potrà essere interessante unicamente per le solite catene internazionali della grande distribuzione. Circa 900 mq di superficie per un unico grande negozio.

L’operazione resa possibile da un permesso a costruire convenzionato lascerà in cambio ai riccionesi 3 posti auto pubblici e un fazzoletto di sabbia davanti alla colonia Reggiana.

Come e con quali straordinarie e casuali tempistiche questo fazzoletto di sabbia sia diventato così importante per il comune di Riccione sarà oggetto di altra verifica sul perché la casualità abbia voluto che nella primavera scorsa il proprietario del Metropole avesse partecipato all’asta giudiziaria del bene nell’ambito di un fallimento   pagandolo molto di più del valore di partenza dell’asta. Evidentemente anche lui aveva visto molto lontano. Un po’ come nella vicenda del bar giardini. Oggi quel pezzo di sabbia è diventato magicamente necessario al comune. Una media struttura di vendita in via Ceccarini in cambio di 612mq di sabbia di fianco al fiume Marano!

Al momento però la vicenda è secondaria rispetto al fatto che la Tosi sembra aver tracciato la strada del declino commerciale della città. 

Quel che conta è che avremo un nuovo store che si aggiunge ai già numerosi presenti: una vera minaccia per i negozianti di viale Dante, Gramsci e per tutti i centri commerciali naturali di Riccione.

Una concorrenza tipica da centro commerciale. Gli stessi centri commerciali rispetto ai quali non più di un mese fa la giunta e il consiglio comunale si sono dichiarati contrari. Con la Tosi in testa a accusare il Pd come colpevole sempre e comunque di tutto ciò che accade nell’universo mondo. 

L’ampliamento delle Befane no!, dice la Tosi. Ma Le befane in viale Ceccarini si! 

Questo è il destino che la Tosi vuole per il nostro viale. Trasformarlo in un “qualsiasi” centro commerciale. 

In barba alla giusta visione da dare al viale: un commercio originale e innovativo, pieno di store di artigianato artistico, di spazi d’arte o di vetrine delle grandi firme.

Un viale vivo ed elegante, con tavolini all’aperto, musica e raffinata programmazione degli eventi.

In barba alla storia del commercio Riccionese; quello per cui fare shopping a Riccione era la cosa più cool che si potesse fare.

In barba al destino dei molti piccoli commercianti riccionesi che si vedranno schiacciati dalla concorrenza a 7 euro e 99 centesimi.

In barba all’antagonismo con Forte dei Marmi o altre località che hanno puntato sulla splendida semplicità del decoro urbano, che lì è evidente, su Riccione sta scendendo il manto virtuale di un grigio tappeto di mediocrità.

Dopo il Metropole arriveranno le superfici commerciali dell’hotel Aquila d’oro e si vocifera di quelle dell’area dell’ex Vallecchiara.

Nel frattempo il viale è diventato fatiscente, pericoloso per il transito dei pedoni, sporco e soprattutto senza identità. Noi chiediamo che si intervenga urgentemente con una riqualificazione complessiva del viale, con una task force dedicata al decoro e evitando di mettere in ginocchio le attività commerciali dei riccionesi per dare spazio ai grandi arcinoti e ormai onnipresenti marchi del low cost internazionali”.

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