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Riccione, Tosi: “Non è giusto chiudere la nostra provincia, allora dateci i vaccini”

Il sindaco di Riccione, Renata Tosi, commenta la decisione di includere la provincia di Rimini nella zona arancione scuro.

“Non è giusto chiudere anche la provincia di Rimini – commenta Tosi – , ma se saremo costretti allora le nostre comunità di cittadini si attendono anche un velocizzazione sui vaccini. La Regione se deciderà di chiudere ovunque – come pare intenda fare – allora deve mettere sul piatto più vaccini per una campagna a tappeto. Altrimenti arancione scuro o rosso non faranno la differenza, ma peggioreranno solo i disagi delle famiglie e dei lavoratori. Ad un anno esatto dalle misure più drastiche applicate per contenere il diffondersi della pandemia, ci ritroviamo allo stesso identico punto, quello di chiudere le scuole e chiedere sacrifici ai cittadini. Se oggi – come la direzione generale dell’Ausl Romagna ha evidenziato – il settore ospedaliero non mostra segni di particolare sofferenza, allora nuove restrizioni senza vaccini e senza controlli sui comportamenti, non hanno senso, ma rischiano di produrre ulteriori disagi nelle comunità e creare nuove fragilità economiche e sociali. Noi sindaci non possiamo non renderci conto di questa nuova responsabilità, quella cioè di chiedere nuovi sacrifici ai cittadini. Sacrifici che non si giustificano con una mancanza di posti letto o con una mortalità in crescita. Il percepito delle persone oggi non è quello dell’anno scorso perché la stessa epidemia è cambiata, ma le proposte politiche restano le medesime: restrizioni sugli spostamenti, sulle visite ai parenti, chiusure delle scuole con conseguente ricaduta sull’economia. Se un bambino delle elementari non va scuola, inevitabilmente comporterà un sacrificio lavorativo per i genitori”.

“Mi aspetto quindi che dalla Regione insieme con l’ordinanza che introduce nuove restrizioni arrivi anche la comunicazione dell’invio di vaccini per la Romagna. Dalla Regione attendo anche che con le nuove restrizioni vengano date le indicazioni su nuovi ed eventuali controlli perché abbiamo visto come sia inutile chiudere senza controllare che le persone non escano di casa se non per i motivi consentiti. Infine, dalla Regione mi aspetto che con la nuova ordinanza predisponga un piano di ristori adeguati per le categorie più penalizzate”.

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