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Sindaci e Ausl hanno deciso: Romagna arancione scuro dalla prossima settimana

Tutta la Romagna diventa zona arancione scuro. Così hanno deciso questa mattina tra i sindaci, la Regione e i vertici della direzione Ausl Romagna. La misura non scatterà da lunedì perchè i sindaci hanno chiesto di attendere un giorno o due  per permettere ai cittadini di organizzarsi. Tutte le scuole dovranno chiudere ed effettuare la didattica a distanza al 100%; unica eccezione i nidi e le scuole d’infanzia. Manca solo l’ufficialità e la data effettiva di inizio, che sarà comunicata oggi dalla Regione. Le misure dovrebbero restare in vigore almeno fino al 14 marzo, così come per l’analoga zona dell’area metropolitana di Bologna.

Cosa prevede la zona “arancione scuro”:

Le attività economiche sono aperte ma i datori di lavoro pubblici sono tenuti a limitare la presenza del personale nei luoghi di lavoro per assicurare esclusivamente le attività che ritengono indifferibili e che richiedono necessariamente tale presenza, anche in ragione della gestione dell’emergenza; il personale non in presenza presta la propria attività lavorativa in modalità agile.

Vietati gli spostamenti sia in entrata che in uscita dai territori dei comuni, nonché all’interno dei medesimi territori, ad eccezione di quelli motivati da comprovate esigenze lavorative, situazioni di necessità o motivi di salute. Non sono consentiti gli spostamenti verso le abitazioni private e quelli dai comuni con popolazione non superiore a 5.000 abitanti. Chiuse tutte le scuole, fatta eccezione per asili nido e scuola materna. Restano consentiti in presenza solo i laboratori.

Nello sport, sono sospesi gli eventi e le competizioni organizzati dagli enti di promozione sportiva, così come l’attività sportiva svolta nei centri sportivi all’aperto.
Resta consentito lo svolgimento di attività sportiva solo in forma individuale ed esclusivamente all’aperto. Possibile svolgere individualmente attività motoria in prossimità della propria abitazione, purché nel rispetto della distanza di almeno un metro da ogni altra persona e con obbligo di utilizzo di dispositivi di protezione delle vie respiratorie.

Infine, sono sospese le mostre e i servizi di apertura al pubblico dei musei e degli altri istituti e luoghi della cultura, ad eccezione delle biblioteche dove i relativi servizi sono offerti su prenotazione e degli archivi, fermo restando il rispetto delle misure di contenimento dell’emergenza epidemica.

E’ previsto l’incremento di tracciamento e screening sulla popolazione. Inoltre, non potrà essere interrotto l’isolamento del caso confermato dopo 21 giorni dalla comparsa dei sintomi ma dovrà proseguire fino all’effettuazione di un test molecolare con risultato negativo

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