Il Comune di Riccione, nell’ambito dell’attività di contrasto all’occupazione abusiva di suolo pubblico, dopo che la Polizia Municipale ne aveva constatato l’inadempienza a seguito di ripetuti controlli, ha disposto la chiusura di quattro esercizi commerciali e di un’attività artigianale. Si tratta di misure che richiamano gli art. 2 e 3 del Regolamento Comunale che disciplinano l’occupazione di suolo pubblico all’esterno degli esercizi commerciali.
I provvedimenti prevedono il ripristino, quindi la rimozione dell’occupazione maggiore di suolo pubblico rispetto a quella autorizzata e la chiusura degli esercizi per la durata di tre giorni, con decorrenza dal terzo giorno successivo a quello di notifica del provvedimento avvenuta il 18 agosto. Occupazioni avvenute in modo reiterato “con pregiudizio per la circolazione pedonale, per il decoro del luogo e per le attività commerciali limitrofe”.
Sarà la Polizia Municipale a verificare l’adempimento di quanto disposto.
Le attività oggetto di notifica riguardano nello specifico quattro esercizi commerciali, di cui tre in viale Dante ed uno in viale San Martino e un’attività artigianale (kebab) in viale Tasso.
“L’obiettivo che si pone l’amministrazione- commenta l’Assessore alle Attività Economiche e alla Polizia Municipale Elena Raffaelli – è quello di una città che coniughi il rispetto delle norme, e quindi del Regolamento di Polizia Urbana di recente approvazione, con le esigenze lavorative di un settore rilevante per il nostro tessuto economico come quello commerciale. Per quanto riguarda le occupazioni, abbiamo concordato con il Comandante della Polizia Municipale Pierpaolo Marullo, di proseguire i servizi di controllo iniziati dalla precedente amministrazione, estesi a tutto il territorio, in particolare nella zona a mare della ferrovia dove c’è la più alta concentrazione di esercizi, per contrastare e, dove necessario, sanzionare ogni forma di abusivismo. Le verifiche proseguiranno per far si che tutti gli esercizi rispettino le attuali normative in modo da evitare situazioni di degrado e mancanza di decoro”.