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Riccione: tra “cemento” buono e”cemento cattivo”, tra PD “buono” e PD “cattivo”

In una lunga intervista al Carlino Renata Tosi, sindaco della nostra città, svela il suo pensiero politico e culturale sullo sviluppo urbanistico della comunità riccionese.

Intervista che sicuramente farà scuola a livello nazionale. La prima, per altro la più importante, è una nuova definizione di cemento: ”cemento buono” che evidentemente si differenzia dal cemento cattivo.

Da sempre vi è stata questa distinzione in Italia e non solo. Infatti tante sono le inchieste della magistratura per costruzioni crollate perché realizzate con cemento scadente o cattivo rispetto a quelle realizzate con cemento buono.

Ma il nostro sindaco vola più alto rispetto a queste differenze. Con un vero e proprio salto culturale, mette in campo la categoria di edifici utili (quindi cemento buono) da contrapporre a quella degli edifici sbagliati. Appunto, cemento cattivo.

Il cemento lo decidono come sempre gli strumenti urbanistici e le maggioranze di turno. Ma in questo caso il sindaco di Riccione è perentoria. Noi della Perla facciamo “cemento buono”.

Inoltre nella sua elaborazione urbanistica, Renata Tosi motiva la scelta del “cemento buono”, quello previsto nella variante Rue, tirando in ballo la California.

Nell’intervista testualmente dice: “Vedrete strutture e piscine da sogno che ci faranno sognare la California». Ora, non sappiamo se è un refuso del giornale o la Tosi si è espressa sul serio in questo modo. Immaginiamo si tratti del primo, altrimenti lo stesso sindaco di Riccione ammetterebbe che gli interventi previsti nel Rue sono poco belli, tanto da dovercela sognare, la California.

Ma come funziona la California? Chi ha avuto la fortuna di visitare il Golden State sa benissimo che la possibilità di balneazione lungo la costa californiana è scarsa, l’oceano è freddo e scontroso e le onde alte fino a 3 metri inibiscono anche i più temerari. Le piscine servono a questo e sono limitate ad alcune località famose. Praticamente inesistenti i bagnini per come li intendiamo noi. Molto probabilmente il nostro sindaco si voleva riferire alla Florida. Ma sicuramente ci verrà spiegato in una prossima intervista sulle politiche urbanistiche.

Terzo punto, strategico, nell’intervista, il sindaco Tosi lo dedica al Pd. Dice che la variante al Rue è in linea con il Pd regionale. In questo caso rivede precedenti posizioni. Infatti il sindaco Tosi ha sempre affermato, anche pubblicamente come nel consiglio comunale aperto sul Commercio che nel Pd sotto tutti uguali e non c’è nessuna distinzione tra i vari territori.

Oggi invece distingue tra il Pd “buono”, quello regionale, e quello “cattivo”, ahinoi locale. Un po’ come il cemento.

Giustifica tutto questo con il principio che la variante al Rue “ci permetterà di densificare, riqualificare e rigenerare la città seguendo le indicazioni delle legge regionale”. Vero il concetto, sbagliato il luogo. Nella legge Regionale non vi è scritto che tutto questo si può fare in prima fascia costiera, anzi il contrario. E’ il luogo che va salvaguardato e riqualificato.

Ma questa è un’altra discussione. Si farà quando verranno eseguite tutte le valutazioni ambientali previste dalla legge Regionale.

L’Arciunés

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