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Il referendum dei sondaggi farlocchi

La norma sulla par condicio stabilisce che nei quindici giorni prima di una consultazione elettorale è vietato diffondere o rendere pubblici e diffondere i risultati di sondaggi demoscopici sull’esito delle elezioni e sugli orientamenti politici e di voto degli elettori, anche se tali sondaggi sono stati effettuati in un periodo precedente a quello del divieto.

Una norma per impedire un uso distorto dei sondaggi, come ad esempio influire nell’opinione dei cittadini a ridosso del voto. In altri paesi, come ad esempio gli Stati Uniti i sondaggi sono leciti sino all’ultimo giorno. Come è noto, tutti i sondaggi americani, davano la Clinton vincente. A quanto pare non solo quei sondaggi erano sbagliati ma non sono stati in grado di influire sul voto. Almeno sul voto per la Clinton che ha perso le elezioni.

Ma così è in Italia. I sondaggi non si pubblicano anche se si possono fare sino all’ultimo giorno. Ed infatti continuano ad essere effettuati, anzi, più ci si avvicina alle urne più è necessario per i committenti (generalmente i partiti politici ma non solo) sapere come giocarsi le ultime mosse prima del silenzio elettorale.

In realtà il divieto non impedisce che gli esiti di questi sondaggi vengano resi pubblici, il tutto sta nell’utilizzare una terminologia che non faccia direttamente ed esplicitamente alla consultazione elettorale in modo da poter aggirare il divieto.

Quanto valgono questi sondaggi clandestini? Sono affidabili? Ovviamente la risposta non può essere che no, non sappiamo infatti chi li ha commissionati qual è la composizione del campione statistico, quale sia la domanda (anche se è intuibile) e dove di preciso sia stato effettuato. Insomma se i sondaggi ufficiali possono sbagliare per quanto riguarda queste rilevazioni il margine d’errore è lo stesso. Ad esempio alle scorse regionali i sondaggisti ippici davano per certa la vittoria della Paita in Liguria e alla fine ha vinto Toti.

Ed allora divertiamoci con elencare le terminologie più fantasiose.

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1) Corse clandestine cavalli. Assemblage Hétéroclite e Truie Blessée sono i due cavalli che si sfidano. Assemblage Hétéroclite parte come da pronostico fortissimo ed è subito davanti, imponendo all’avversario un ritmo difficilmente sostenibile. Truie Blessée fa effettivamente fatica e, sostenuto dai fedelissimi di Fan Faròn in Fan Idòle, Ipson de le Scipiòn e Petit Vert, cerca di non perdere la testa nei concitati minuti iniziali. Nonostante passi più tempo in televisione che ad allenarsi, Fan Faròn sfodera un ultimo giro di grande impatto e riesce sul finale a rosicchiare qualche secondo all’avversario. Purtroppo per lui non basta. E Assemblage Hétéroclite chiude il miglio con 4 secondi di vantaggio. Un margine importante ma che non lo mette al riparo da sorprese dell’ultim’ora, soprattutto se all’ippodromo si dovessero finalmente vedere i famosi tifosi che arrivano da oltreconfine.
Naturalmente basta avere un po’ di dimestichezza con alcune dichiarazioni fatte negli ultimi tempi per capire chi è chi e cosa significa cosa.

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2) Voci dal Conclave. Da anni Madre Gilda Sleri, superiora delle Suore Marcelline di Milano, è autrice di studi tra i più attendibili in circolazione. In questa occasione, che ha assunto i contorni di un vero e proprio giudizio divino sul proseguimento dell’attuale pontificato e sull’assetto stesso della Chiesa cattolica, non potevano certo mancare le previsioni di Gilda Sleri. Come noto, ciascun vaticanista effettua le proprie stime interrogando cento cardinali scelti tra quelli che saranno chiamati a votare il prossimo 4 dicembre. La stima di Madre Gilda Sleri fa riferimento ai primissimi giorni di questa settimana, ed è – da quanto abbiamo appreso – in continua evoluzione con un vero e proprio testa a testa tra San Norberto e San Simplicio.

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3) Non poteva mancare ovviamente anche uno strano campionato calcistico nell’elenco. Alla vetta della classifica, però, non troviamo Napoli, Milan o Juventus. A contendersi il primato ci sono il NOvara e il  SIena.

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4) Ci sono anche le auto.Vengono così fuori le immaginarie joint venture ‘New board’ opposta a ‘Original board. Alla prima appartiene la casa Renzault che è sostenuta da ‘Alfanetta e Romeo’ e ‘Flaviarth’. Invece alla seconda joint venture appartengono Bugrilli, Silfiat, Demarcedes e Saablini ed hanno raccolto anche l’appoggio della romana “Fordina”, nota per il flop di vendite nella capitale e di altre case minori, come la giapponese “Civaniti” e il famoso marchio di Suv “George Rover”.

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