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Premio Rotondi per i Salvatori dell’Arte ad Andrea Gnassi

C’è anche Andrea Gnassi fra coloro che riceveranno a Sassocorvaro il “Premio Rotondi” per i Salvatori dell’Arte. Il riconoscimento viene consegnato oggi nell’Auditorium Comunale nell’ambito di “MONTEFELTRO ART WEEK La settimana d’arte a Sassocorvaro e Carpegna” che si conclude domani.

La motivazione del premio, andato ex aequo con Gianni Giannini, “cittadino esemplare di Pennabilli” nella sezione L’Arte che salva l’umanità, spiega che l’ex sindaco di Rimini ha dato uno “straordinario contributo al turismo culturale del Comune da lui guidato concretizzatosi in operazioni luminose di recupero di gioielli culturali e di memoria come il Teatro Galli, il cinema Fulgor caro a Fellini con una parte del Museo Fellini e la Rocca malatestiana con il Museo Fellini e anche stanze dedicate a Tonino Guerra”.

Il Premio  Rotondi ai Salvatori dell’Arte nasce nel 1997 e prende il nome dal Soprintendente di Urbino Pasquale Rotondi (Arpino 1909 – Roma 1991) che coordinò l’Operazione Salvataggio dei principali capolavori dell’arte italiana (7.821 pezzi, inclusi quelli delle Marche, secondo il recente conteggio finale effettuato dalla storica Anna Melograni) nel Montefeltro marchigiano durante la Seconda Guerra mondiale. Un vero “monument man” che salvò dalle razzie delle SS i principali capolavori dell’arte italiana, da Raffaello a Tiziano, dalle sculture ai libri e le ceramiche, trasportandoli clandestinamente in modo rocambolesco e nascondendoli a Carpegna e Sassocorvaro.

“Il ricordo della vita segreta dei capolavori salvati nella Rocca di Sassocorvaro e nel Palazzo dei Principi a Carpegna, nei cinque anni, tre mesi e otto giorni di permanenza nel Montefeltro marchigiano, mentre fuori divampava la guerra, non potrà mai essere cancellato”, ricordava Rotondi nel suo diario.

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