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Pd Rimini: bene il Piano Sanità, ma rischi nel centralizzare le oncologie

Il Pd di Rimini, per voce del Capogruppo Enrico Piccari e della Consigliera Barbara Di Natale, commentano positivamente l’incontro in commissione svoltosi questa mattina in Comune sui temi della sanità:
“La sanità riminese è cresciuta molto in questi ultimi due decenni. Pensiamo ad alcune discipline che si sono sviluppate presso l’Ospedale Infermi : Oncologia, Ematologia con attività di trapianto autologo, Onco-Ematologia pediatrica, Neonatologia, Radioterapia, Chirurgia pediatrica, Neurologia, Reumatologia, Chirurgia Ortopedia. Il nuovo Pronto Soccorso, le nuove sale operatorie e i nuovi reparti di Cardiologia, Utic, il reparto di Rianimazione, le nuove tecnologie con TAC e RMN e i due Acceleratori lineari per la Radioterapia.
Per non parlare degli altri presidi Ospedalieri: quello di Riccione, con il nuovo Pronto Soccorso (DEA) e la Chirurgia Toracica; l’Ospedale di Cattolica con l’Ortopedia specializzata nelle Patologie della Spalla e la Fisiopatologia della Riproduzione; il “Franchini” di Santarcangelo con la Chirurgia Senologica, all’avanguardia nella cura dei tumori femminili, punto di riferimento unico nell’Ausl Romagna, un’eccellenza, è l’unica Breast Unit, che ha ottenuto la Certificazione Internazionale da parte di EUSOMA, in cui si pratica la “RadioTerapia Intra-Operatoria”(Iort), che evita alle pazienti sopra i 60 anni di sottoporsi, dopo l’intervento chirurgico, a ben 25 sedute di “RadioTerapia Esterna”.
Vorrei rammentare inoltre i Gruppi di Patologia che si sono creati nel corso degli anni, come quello dedicato alla Patologia Oncologica Epato-biliare-pancreatica, quello di Oncologia Ginecologica e quello di Pneumologia con indirizzo oncologico per il Tumore del polmone.
Se l’obiettivo primario del progetto della Azienda Sanitaria Romagnola deve essere quello di assicurare al contempo omogeneità di trattamento, prossimità delle cure e il più alto elevato grado di qualità delle stesse ai cittadini romagnoli, per evitare che siano costretti a ricorrere presso altre sedi, crediamo che il documento presentato in commissione si muova in questa direzione e per questo il Partito Democratico lo condivide e lo sostiene”.

Piccari e Di Natale richiamano però l’attenzione sulla centralizzazione delle chirurgie oncologiche: qui possono annidarsi dei rischi:

“E’ ovvio che “tutti non possono fare tutto” e che l’organizzazione in Hub territoriali specializzati ma con strategie di rete sia l’unico futuro possibile, ma per una questione di metodo e di chiarezza ci chiediamo come e se, la “vocazione” verso il settore materno-infantile prevista per il presidio ospedaliero di Rimini, comprensiva dell’Onco-ematologia pediatrica e con un aumento di ulteriori 4 letti, sia la risposta migliore per generare una situazione di equilibrio di area vasta che tenga conto delle peculiarità sviluppate nel nostro ambito socio-sanitario in questi anni, dedicati a offrire livelli di cura basati su modelli organizzativi di altissimo livello.
Inoltre, la centralizzazione delle chirurgie oncologiche, al di là di ripetute raccomandazioni, porta con se il rischio di “terminare” alcune esperienze locali di gruppi multidisciplinari che negli anni hanno raggiunto quei livelli di eccellenza che sono sotto gli occhi di tutti, largamente documentati dai dati di attività ed efficienza dei servizi.
La sfida sarà essere in grado di gestire e creare nuove esperienze di collaborazione nell’ottica della multidisciplinarietà e per questo ci appelliamo al ruolo della Direzione a garanzia del rispetto delle competenze acquisite e nella definizione di percorsi volti alla presa in carico del paziente in maniera omogenea su tutto il territorio aziendale”.

 

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