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Nuova questura: archiviate le accuse a tre sindaci ed un vice

II Giudice per le indagini preliminari, dott.ssa Sonia Pasini ha disposto l’archiviazione del procedimento penale nei confronti degli ex sindaci di Rimini Giuseppe Chicchi, Alberto Ravaioli , dell’ex vicesindaco di Rimini Maurizio Melucci e di Andrea Gnassi attuale sindaco di Rimini a seguito dell’esposto denuncia, fatto da Guerrino Mosconi, che dal gennaio 2015 fino ad al decreto fallimentare di agosto 2016, è stato il liquidatore di Dama, la società che ha costruito la nuova questura non utilizzata di via Ugo Bassi di Rimini.

Nell’esposto Mosconi sosteneva che il Comune di Rimini non avrebbe fatto tutto il possibile per mandare in porto la questura.
I reati ipotizzati nell’esposto, erano quelli descritti nel codice penale all’art. 323 (abuso di ufficio) e 328 (rifiuto di atti di ufficio).

A fronte di questo esposto presentato da Mosconi, la Procura della Repubblica di Rimini, dopo le indagini,  ha chiesto l’archiviazione. Alla richiesta di archiviazione si è opposto Guerrino Mosconi, tramite il suo legale avvocato Davide Lombardi. Vista l’opposizione all’archiviazione, il Gip, dott.ssa Sonia Pasini, ha fissato l’udienza in Camera di Consiglio che si è svolta il 16 dicembre scorso.

Nell’udienza in camera di Consiglio il legale degli amministratori Avv. Maurizio Ghinelli ha ricostruito, in modo meticoloso e puntuale tutto l’iter amministrativo. Dall’approvazione del Piano Integrato del 1998 alla revoca del piano stesso. La ricostruzione dell’ avv. Ghinelli ha permesso di “smontare” senza alcun dubbio tutta la tesi sostenuta nell’esposto da Guerrino Mosconi.

Nell’ordinanza di archiviazione, il Gip ha tra l’altro motivato “Nel caso in esame non sono ravvisabili gli elementi costitutivi dell’ipotizzato reato di abuso d’ufficio, non integrato ne nell’elemento oggettivo ne in quello soggettivo. In primo luogo, non sussiste alcuna violazione di norme di Iegge o di regolamento: alia luce di quanto sopra, il Comune ha tenuto una condotta pienamente legittima, nel rispetto delle leggi e della Convenzione”…..” Non sussistono neppure gli elementi costitutivi dell’ipotizzato reato di rifiuto di atti d’ufficio, sul punto ritenendosi di aderire alle prospettazioni del P.M…….Non e dato ravvisare un tale rifiuto nella condotta del Comune di Rimini, sia antecedente sia successiva alla risoluzione della Convenzione”

Un’archiviazione netta e senza ombre.

In allegato l’ordinanza di archiviazione Dama archivio

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