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Nuova Questura, la Procura chiede l’archiviazione per tre sindaci ed un vice

La Procura della Repubblica di Rimini ha chiesto l’archiviazione per gli ex sindaci Giuseppe Chicchi ed Alberto Ravaioli per l’ex vicesindaco Maurizio Melucci e per l’attuale sindaco Andrea Gnassi in merito alla vicenda della nuova questura di Rimini.

I fatti

Guerrino Mosconi, che dal gennaio 2015 fino ad al decreto fallimentare di agosto 2016, è stato il liquidatore di Dama, la società che ha costruito la nuova questura non utilizzata di via Ugo Bassi di Rimini, ha presentato nella scorsa primavera un esposto presso la procura della Repubblica di Rimini contro Giuseppe Chicchi (sindaco di Rimini sino al 1999 e firmatario dell’accordo di programma della nuova questura con la società Dama), Alberto Ravaioli (sindaco dal 1999 al 2011), Maurizio Melucci (vice sindaco dal 1999 al 2010 e sindaco facente funzioni dal gennaio 2001 a maggio 2001) e Andrea Gnassi (Sindaco dal 2011) sostenendo che il Comune di Rimini non avrebbe fatto tutto il possibile per mandare in porto la questura.

I reati ipotizzati nell’esposto,  sono quelli descritti nel codice penale all’art. 323 (abuso di ufficio) e 328 (rifiuto di atti di ufficio).

A fronte di questo esposto presentato da Mosconi, la Procura della Repubblica di Rimini ha chiesto l’archiviazione.

Alla richiesta di archiviazione si è opposto Guerrino Mosconi, tramite il suo legale avvocato Davide Lombardi.

Vista l’opposizione all’archiviazione, il Gip, dott.ssa Sonia Pasini,  ha fissato l’udienza in Camera di Consiglio per il giorno 16 dicembre.
In quella sede le persone oggetto dell’esposto avranno modo, tramite i loro legali, di ricostruire l’intera vicenda che ha visto negli anni diverse cause vinte al Tar e Consiglio di Stato dal Comune contro la società Dama.

Nella Camera di Consiglio del 16 dicembre, in base Art. 410 cod. proc. Penale (Opposizione alla richiesta di archiviazione), il Gip può decidere di archiviare, far proseguire le indagini alla Procura o disporre con ordinanza che, entro dieci giorni, il pubblico ministero formuli l’imputazione.

In allegato la notifica del Gip che decreta l’Udienza in Camera di Consiglio.

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