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Non si vaccinano: due medici di Rimini sospesi, altri 6 provvedimenti in arrivo

Due medici della provincia di Rimini sono stati sospesi dal loro Ordine professionale perchè ancora non si sono vaccinati. Dopo l’analogo provvedimento contro una pediatra, salgono così a tre i dottori riminesi che non potranno esercitare. Ma l’elenco è destinato ad allungarsi presto.

Già lunedì infatti l’Ordine dei medici della provincia di Rimini notificherà la sospensione a un odontoiatra, il primo della sua categoria. Inoltre sono cinque i professionisti che hanno inviato attraverso il loro studio legale – quello dell’avvocato Ventaloro, storico esponente no vax – una diffida a prendere provvedimenti nei loro confronti sebbene rifiutino il vaccino. Scontata quindi la sanzione anche nei loro confronti.

Due giorni fa l’Ordine dei faramcisti aveva vietato a cinque propri iscritti di lavrare a contatto con il pubblico.  Quanto ai due medici sospesi oggi, si tratta di un medico di base 62enne che esercita a Rimini anche svolgendo il servizio di guardia medica e di una 68enne che era stata richiamata dalla pensione per andare di rinforzo al laboratorio unico AUSL Romagna di Pievesestina. La donna ha comunque assicurato che provvederà presto ad assumere la sua dose.

Numeri tutto sommato ancora non alti, considerata anche la tradizionale ostilità alle vaccinazioni radicata da anni nel riminese. Non per questo il presidente provinciale dell’Ordine dei Medici e Odontroiatri Maurizio Grossi può dirsi soddisfatto.

“No, non lo sono – si sfoga Grossi – perchè anche un solo medico che rifiuta la vaccinazione rappresenta un vulnus grave per la nostra professione. E’ vero, ci sono territori come il nord-est e la provincia di Bolzano dove i sanitari che non vogliono il vaccino sono decine e decine. Da noi finora AUSL si sta muovedo con molta delicatezza; prima di arrivare a provvedimenti così gravi si inviano più e più solleciti, si cerca di stabilire un dialogo e valutare scrupolosamente le motivazioni. Le quali purtroppo sono spesso assurde, del tutto prive di basi scientifiche. Ma temo che con il passare dei giorni vedremo il numero delle sanzioni alzarsi e in modo signifcativo anche in provincia di Rimini”.

 

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