Cerca
Home > Cronaca > Rifiutano vaccino con “motivazioni farneticanti”, cinque farmacisti sospesi nel riminese

Rifiutano vaccino con “motivazioni farneticanti”, cinque farmacisti sospesi nel riminese

Hanno rifiuato di vaccinarsi e ora cinque farmacisti della provincia di Rimini non potranno più servire il pubblico al banco. I provvedimenti di sospensione sono stati comunicato con una lettera dell’Ordine dei Farmacisti, in base Dl 1° aprile 2021 n. 44 che ha introdotto l’obbligo vaccinale per tutti gli esercenti le professioni sanitarie e gli operatori di interesse sanitario, compresi i farmacisti.

Si tratta delle prime sanzioni nel riminese, ma presto ne arriveranno altre. “Su 700 iscritti si tratta di un piccolo  numero – precisa Giulio Mignani, presidente dell’Ordine in provincia di Rimini – mentre il provvedimento scatta praticamente in automatico, non è una nostra autonoma iniziativa. L’Ordine ha comunque il dovere di intervenire, chi sostiene certe posizioni non può fare questo mestiere”. 

I farmacisti che hanno rifiutato il vaccino hanno talvolta risposto con motivazioni che Mignani definisce “farneticanti” ed “esplicitamente no vax”. “Il cittadino – sottolinea Mignani – quando si reca in farmacia ha per lo meno il diritto di non dover correre il rischio di ammalarsi. Ma anche quello di non dover ascoltare assurde falsità”. Il rifiuto al vaccino pare equamente distribuito fra i comuni della provincia, senza significative differenze di età o sesso.

I professionisti sospesi potranno continuare a lavorare nella loro farmacia a patto di non avere contatto col pubblico, per esempio in magazzino o nel laboratorio. Ma se in un esercizio questo cambio di mansione non fosse praticabile per motivi organizzativi, il datore di lavoro, sempre in base al Decreto dell’aprile scorso, può anche decidere di lasciarli a casa senza stipendio.

Se invece i recalcitranti decideranno di farsi somministrare il vaccino, la sanzione sarà annullata e potranno tornare regolarmente al lavoro.

 

Ultimi Articoli

Scroll Up