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Meno affitto meno imu: il piano del Comune di Rimini per i negozi

Una spinta economica per sostenere le botteghe storiche di vicinato in tutto il perimetro cittadino – nei dettagli le attività in esercizio da almeno cinque anni – e le start up del centro storico e dei borghi. Eccola la nuova iniziativa del comune, un pacchetto triennale che mette sul tavolo 600.000 euro (200.000 annui) con la quale l’amministrazione garantisce sgravi fiscali ai proprietari degli immobili, nella speranza che le attività che più soffrono il caro affitti possano rifiatare.

La prima azione promossa dal Comune, e in partenza il primo maggio, riguarda la rinegoziazione degli affitti degl immobili ad uso commerciale. La filosofia che verrà applicata è quella della no tax area, in termini concreti, dell’erogazione di contributi economici in rapporto ai tributi locali versati – che rappresenta uno sviluppo dell’iniziativa già avviata nell’ultimo biennio per le start up del territorio. Oltre a supportare le imprese di nuova costituzione, il progetto punta in particolare a evitare l’abbandono degli immobili, con politiche di calmierazione degli affitti e ad aiutare alcune tipologie di attività particolarmente esposte, come le botteghe storiche e le rivendite di giornali e riviste.

Dopo le start up, con questo progetto triennale vogliamo dare un sostegno anche a quei commercianti e artigiani che, non senza fatica, stanno resistendo in un contesto economico oggettivamente ancora difficile – sottolinea l’assessore alle attività economiche Jamil Sadegholvaad – In questo quadro il tema dell’insostenibilità degli affitti ha un peso rilevante ed è per questo che abbiamo deciso di intervenire con un’azione ad hoc mirata ai proprietari degli immobili, che speriamo possano darci una risposta forte

Nei dettagli, i proprietari dei locali commerciali dove l’esercizio viene svolto con almeno 5 anni di attività alle spalle, potranno usufruire di un contributo economico tale da restituire loro il 50% dell’Imu versata se accetteranno di ridurre di almeno del 20% il canone di affitto. Ma – aspetto rilevante- se la riduzione sarà almeno del 30%, la restituzione dell’Imu sarà totale. I proprietari inoltre potranno accedere a un contributo se  stipulano un nuovo contratto di affitto con un’impresa conduttrice, se non sono ancora passati tre anni dalla risoluzione della precedente locazione, e se il canone pattuito è inferiore a quello stabilito nel contratto anteriore di almeno il 20%.

L’adesione all’iniziativa verrà di certo monitorata. “Se ci saranno 100 richieste – ha spiegato l’Assessore – ci troveremo di fronte a un successo straordinario“.

Sempre in chiave Imu sarà caratterizzato un altro dei principali interventi previsti nel progetto riguarda il contenimento dei canoni di affitto di locali a destinazione commerciale o produttiva aperti al pubblico. Beneficiari diretti dell’intervento sono Negozi aperti e vetrine illuminate – Riattivazione di locali sfitti. La misura intende favorire l’utilizzo temporaneo dei locali sfitti e individua nelle organizzazioni del terzo settore un interlocutore in grado di raggiungere questo obiettivo. Sarà corrisposto un contributo sull’imposta versata a quei proprietari di immobili commerciali non utilizzati che li concederanno per un certo numero di giorni ogni anno in uso gratuito ad organizzazioni segnalate dal Comune o da un soggetto convenzionati

Saranno inoltre riproposti gli incentivi 2017 e 2018, per il sostegno della fase di avviamento di imprese di nuova costituzione o di nuovo insediamento che contribuiscono in modo diretto e virtuoso alla valorizzazione del Centro Storico e dei Borghi, alla promozione dello sviluppo occupazionale nel territorio comunale e allo sviluppo dell’imprenditoria giovanile nel territorio comunale. Si tratta di contributi per gli importi versati a titolo di TARI, di COSAP e di imposta di pubblicità per l’insegna. Nel caso di risorse residue, il contributo può essere concesso anche a fronte di spese di avviamento diverse dai tributi locali.

Capitolo Tari

Il Comune vuole sostenere le Botteghe Storiche iscritte nell’Albo Comunale (LR Emilia-Romagna n. 5/2008), in quanto espressione tipica e caratterizzante della realtà commerciale locale. L’incentivo prevede un contributo calcolato sulla base della TARI ed è accompagnato dalla soppressione da parte del Comune del diritto di segreteria di 150 euro attualmente previsto per l’iscrizione all’Albo

Il piano edicole: punto digitale ed anagrafe decentrata

Gli esercizi di rivendita di giornali e riviste – settore che vive una fase di profonda difficoltà – sono al centro di un progetto rivolto all’attivazione di servizi di rilascio di prodotti digitali del Comune. Durante il triennio 2019 – 2021, alle edicole che si attrezzeranno per il rilascio di certificazioni dell’anagrafe del Comune di Rimini, ottenute mediante collegamento telematico, è concesso un contributo economico “No Tax Area” pari alla TARI regolarmente versata.

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