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Una tangenziale alla stazione: pubblicato il protocollo fra Comune di Rimini e FS

Nei giorni scorsi è stato presentato il Protocollo Tecnico di Intesa tra il comune di Rimini, FS Sistemi urbani e R.F.I. S.p.A. Ferrovie della Stato.

Oggi, i termini di quel protocollo sono stati pubblicati sull’albo pretorio del Comune di Rimini. Si tratta, infatti di un’area strategica dove l’approfondimento e la conoscenza da parte della città deve essere un punto di forza.

Da oltre 20 anni si parla dell’area della stazione e di un accordo con le ferrovie per metterci mano. In particolare, l’apertura a mare dello scalo ferroviario ha sempre fatto parte di tutti i programmi delle giunte comunali degli ultimi due decenni. Il protocollo pubblicato oggi ricalca, con leggere modifiche, il protocollo fatto dalla giunta Ravaioli  nel 2002 e mai attivato per mancanza dell’accordo di programma. Allora erano previste funzioni residenziali e commerciali nell’area verso via Monfalcone per 25.000 mq e funzioni pubbliche (sede unica Comune) nella parte verso via Roma.

Anche il Piano strategico approvato a maggio 2010 dedica all’area della stazione un apposito capitolo.

Il Masterplan (l’evoluzione del piano strategico) preliminare individua tre comparti, definiti ambiti di rigenerazione, quali riferimenti per il Protocollo d’intesa e anche per una possibile attuazione per stralci funzionali dell’intera area ferroviaria.

L’ambito di rigenerazione A Città pubblica, interessa le aree oggetto di trasformazione per il miglioramento della permeabilità di stazione, per il miglioramento dell’interscambio e dei servizi ferroviari e la nuova centralità urbana costituita dalla sede unica comunale, da attività commerciali e terziarie e parcheggi.

L’ambito di rigenerazione B – Città dei servizi, riguarda gli interventi di riorganizzazione del centro sportivo, il nuovo polo didattico-culturale e l’ampliamento del parco.

L’ambito di rigenerazione C – Housing,  circoscrive l’intervento a fini prevalentemente residenziali e a carattere privato.

I tre ambiti potranno avere ipotesi di assetto proprietario e procedure attuative fra loro differenti anche nel tempo. In particolare, per l’ambito di rigenerazione B si potrebbe ipotizzare anche una concessione a lungo periodo al Comune da parte di FS Sistemi Urbani.

L’ambito di rigenerazione A comprende importanti insediamenti.

In primo luogo la nuova sede comunale unica in sostituzione di quella, in affitto, di via Rosaspina più altri uffici in altre parti della città. Si tratta di un intervento di superficie complessiva  di 9.000 – 12.000 mq e di 2.000-3.000 mq di commerciale. (A1.1)

Verranno realizzati parcheggi per oltre 600 posti auto in pluripiano e\o interrati. (A1.2)

In questo ambito troverà posto anche la Velostazione (V) in sostituzione di quella attualmente in corso di insediamento nell’edificio Globo.

L’intervento non si limita alla realizzazione dell’edificio con funzione direzionale per gli uffici del comune, ma mira a ridisegnare l’intera area che fronteggia la Stazione di Rimini: per questa ragione, si prevede la realizzazione di una piazza pubblica e di alcuni volumi commerciali e terziari a supporto del nuovo insediamento. Ipotizzata anche una struttura edilizia “a ponte” che, coprendo parzialmente l’area della fermata del TRC, genera una piazza coperta. (A1.3) Prevista anche la riqualificazione del viale della stazione (A3.1)

L’ambito di rigenerazione B – Città dei servizi

“Al fine di rendere disponibile l’Anfiteatro Romano – recita il protocollo – permettendo gli scavi archeologici e la più completa valorizzazione del sito, all’interno del nuovo parco, si propone inoltre la localizzazione di un complesso scolastico che eventualmente possa ospitare un polo educativo con caratteristiche analoghe a quelle del CEIS.”

Per il polo scolastico previsti: 2.500 – 5.000 mq di superficie complessiva. Parcheggi ad uso pubblico: 20 posti auto.

“L’area del Cinema Settebello, di cui è al limite possibile prevederne il mantenimento, verrà riqualificata. Alla struttura del cinema si propone di affiancare – descrive il protocollo –  un corpo adibito a centro culturale, teso ad ospitare anche attività a supporto della valorizzazione dell’anfiteatro romano, una piccola galleria che potrà essere adibita a spazio espositivo o commerciale; tra questa e il centro culturale un pergolato leggero segnerà il percorso che dalla piazza conduce al parco”. 

L’area del DLF sarà completamente ripensata, valorizzando le funzioni in essere e inserendone di nuove, fortemente integrate al parco pubblico nuovo anch’esso, che costituirà la connessione verde tra l’area della stazione, la nuova piazza della Sede Unica e il parco dell’Ausa. In prossimità del TRC si prevede di realizzare una fascia verde alberata, con rilievi del terreno, che funga da barriera acustica e da elemento di mitigazione visiva. All’interno del parco, si prevede la riorganizzazione del centro sportivo e ricreativo con la riqualificazione del piccolo edificio a servizio del centro ad uso polivalente aperto al pubblico.

Superficie complessiva commerciale/terziario: 500 – 1000 mq. Parcheggio ad uso pubblico: – 140 posti auto circa in interrato – 200 posti auto circa a raso.

 L’ambito di rigenerazione C. E’  dove è previsto l’insediamento residenziale come contropartita ad RFI per la cessione delle altre aree. Il classico motore immobiliare, inevitabile per operazioni complesse come questa.

Superficie complessiva residenza: 15.000 – 18.000 mq. Superficie complessiva commerciale/terziario: 3.000 – 4.500 mq. Una quota non inferiore a 3.000 mq di superficie complessiva andrà riservata all’housing sociale (ERS)

Mobilità.

Oltre alla dotazione di parcheggi ed alla riqualificazione di Via Roma e la Via della Stazione viene confermata la Tangenziale Marina.

“Il progetto (intervento residenziale) dovrà prevedere, quale condizione necessaria all’approvazione del progetto – si legge nel protocollo d’intesa – un adeguato sistema di accessibilità carrabile, in coerenza con gli esiti dello studio preliminare per la cosiddetta “tangenziale marina”, asse di collegamento mare-monte individuata nel Masterplan”.  Questa la condizione per attuare il protocollo.

In conclusione, un protocollo d’intesa tecnico molto impegnativo per un’area strategica per la città di Rimini.

Questo il riepilogo dei “numeri”, spiegati in  questo articolo.

La superficie complessiva di nuova costruzione oscilla tra i 35mila mq e i 50mila mq.

A fronte delle superfici complessive certe, meno punti fermi ci sono sulle aree che debbono essere cedute al Comune o rimanere in proprietà dell Ferrovie.

Protocollo d’intesa con RFI

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