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Mancati divieti di balneazione a Riccione: sindaco Tosi verso il rinvio a giudizio

La Procura della Repubblica di Rimini va verso il rinvio a giudizio per Renata Tosi, sindaco di Riccione, per i reati di omissione e abuso in atti d’ufficio. Nel dettaglio, alla Tosi si imputa “omissione o ritardate ordinanze temporanee di divieto di balneazione in un tratto del litorale riccionese”. Per questi reati era stata indagata insieme all’assessore all’ambiente Susanna Vicarelli, dopo i mancati divieti di balneazione nell’estate 2015 e 2016. Nel registro degli indagati erano finiti anche il dirigente Vittorio Foschi, il comandante della Polizia municipale Paolo Marullo, e i dirigenti di Arpa e Ausl. 

Nei giorni scorsi il sindaco ha ricevuto dalla Procura l’avviso di fine indagine, che prelude alla richiesta di rinvio a giudizio.

La Tosi era stata sentita dal sostituto procuratore Elisa Milocco il 3 febbraio scorso. Al termine di un interrogatorio durato tre ore, il sindaco di Riccione aveva dichiarato: «Ho firmato e rispedito indietro per via telematica tutte le ordinanza relative ai divieti di balneazione che mi sono arrivate dagli uffici tecnici. Basta controllare».

In sostanza, la tesi del sindaco è stata che, una volta apposta la firma digitale, non spetti a lei verificare se poi a quell’ordinaza si sia ottemperato, ponendo i cartelli di divieto di balneazione oppure no. Quel giorno era stato sentito anche Vittorio Foschi, ma del suo interrogatorio nulla non era trapelato.

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