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Di Maio a Bellaria per incontrare gli elettori. Giulia Sarti la grande assente

L’On. Giulia Sarti la grande assente. Mentre Di Maio arriva al palacongressi di Bellaria per incontrare il suo elettorato, insieme agli altri candidati, tra cui la Sensoli e la Franchini, la parlamentare riminese precipitata nel caos Rimborsopoli, come fanno sapere alcune fonti 5 Stelle, è rimasta a casa, distrutta per lo scandalo delle «mele marce».

Ma questo poco importa ai grillini che hanno occhi e orecchie solo per il loro leader.

Di Maio durante il suo intervento non cita mai la deputata pentastellata, e sul caso dei falsi rimborsi taglia corto: i 5 Stelle, in cinque anni, hanno versato 23 milioni di euro al Fondo per il microcredito, gli altri partiti zero.

Di Maio passa poi a parlare delle elezioni del 4 marzo e mostra la carta che i grillini intendono giocarsi nel caso in cui dalle urne non uscisse un vincitore in grado di governare da solo l’Italia. «Oggi ho chiesto ai leader di tutte le forze politiche di firmare un atto di impegno e di consentire a impegnarsi per votare il dimezzamento degli stipendi dei parlamentari e la rendicontazione dei rimborsi. Se non ci dovessero essere i numeri la sera delle elezioni noi siamo disponibili a convergenze sui temi».

Perché l’intero comizio di Di Maio verte praticamente solo su questo: i privilegi dei politici.

La ricetta pentastellata per risollevare l’Italia è proprio (e praticamente solo) tagliare gli stipendi di chi fa politica e gli enti «inutili». «Degli 800 miliardi di bilancio uno è indirizzato per un solo palazzo, la Camera dei deputati».

Grande entusiasmo della sala gremita, anche se non al limite della capienza: un migliaio gli attivisti e sostenitori. Presenti, ma senza intervenire, la candidata al Senato Carla Franchini, la consigliera regionale Raffaella Sensoli e il sindaco di Cattolica Mariano Gennari.

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