Maglie dei club calcistici contraffatti, prodotti di incerta provenienza e privi di regolari etichette: è di oltre 90 mila articoli illegali il “bottino” della Guardia di Finanza che ha compiuto un’altra nuova importante operazione in due negozi di Rimini, continuando l’opera di prevenzione e repressione dei fenomeni della contraffazione e dell’abusivismo, a tutela dei consumatori e delle attività commerciali che operano nel rispetto delle regole.
Le indagini, ripercorrendo la filiera commerciale dei prodotti contraffatti o comunque illecitamente commercializzati, conseguenti a precedenti interventi sul campo, hanno portato a individuare due negozi: uno gestito da un cittadino bengalese e l’altro da un riminese.
Nel primo esercizio c’erano oggetti e materiali privi delle indicazioni relative al nome o ragione sociale o marchio e alla sede legale del produttore o di un importatore stabilito nell’Unione europea, come obbligatoriamente previsto dalla leggi. Qui sono stati controllati e posti sotto sequestro 86.650 articoli perché posti in vendita senza le prescrizioni di sicurezza dettate dalle direttive comunitarie e sprovvisti di qualsiasi tipo di informazione sui materiali utilizzati nella fabbricazione, con possibili rischi per la salute degli ignari consumatori.
Invece, nel secondo punto vendita controllato, gestito dal cittadino italiano, sono stati scoperti e quindi sottoposti a sequestro, 600 magliette con i colori e i loghi di noti club calcistici e capi di abbigliamento vari, anche per bambini, tutti recanti marchi contraffatti.
Il responsabile del punto vendita di etnia bengalese è stato segnalato alla Camera di Commercio per le violazioni alla normativa che disciplina la sicurezza sui prodotti e al Codice del Consumo, che prevede una sanzione amministrativa superiore a 25.000 Euro, mentre il gestore dell’esercizio commerciale trovato in possesso dei marchi contraffatti è stato segnalato all’Autorità Giudiziaria per commercio di prodotti recanti marchi contraffatti e per ricettazione.
“Come dimostrano i risultati di questi primi giorni del 2018 – dichiara il Comando Provinciale della Gdf – con un totale sinora di 147.000 prodotti irregolari sottratti dal mercato nella provincia di Rimini, l’attenzione della Guardia di Finanza nello specifico settore è massima in quanto la contraffazione ed il commercio di prodotti non genuini e insicuri non solo danneggiano il mercato sottraendo opportunità e lavoro alle imprese che agiscono nel rispetto delle regole, ma rischiano di mettere anche in pericolo la salute dei consumatori”.