NTS CRABS Rimini 2016/17 chiude i battenti oggi con la conferenza stampa delle ore 18, durante la quale sapremo che i nostri giovani U20 non hanno superato per la quarta volta i pari età della VL Pesaro e guadagnato il diritto di affrontare in semifinale la vincente tra Pistoia e Virtus BO.
Prima di ascoltare il bilancio ed i piani futuri della società guidata da Luciano Capicchioni desidero proporvi il mio punto di vista NON condizionato da considerazioni (sicuramente inutili) su ciò che non posso e non potrei condizionare a mia volta.
Precisando per la millesima volta che il mio coinvolgimento nel Basket Rimini si limita al puro costo del biglietto/abbonamento, prendo parte volentieri alla festa (perché di festa si tratta) e rimango sul carro del vincitore visto che non sono mai sceso anche quando faceva acqua da tutte le parti.
Ancora una volta dal punto di vista sportivo Il bicchiere è tutto pieno e non nascondo un profondo dispiacere per i ragazzi che meritavano largamente il playoff. Solo un anno fa, con le stesse 14 vittorie e 16 sconfitte, ci stavamo preparando alla sfida infinita con Forlì mentre adesso dobbiamo accontentarci del nono posto quando in un girone come questo i nostri ragazzi avrebbero meritato il sesto con annessi e connessi.
Peccato perché la formazione meno stimata ad agosto degli ultimi anni ha saputo trovare stimoli e motivazioni di qualità guadagnandosi l’affetto del pubblico. Nel corso della stagione complessivamente hanno trovato posto in panchina 14 giocatori di cui 13 impiegati almeno una volta che individualmente che mi permetto di valutare così:
DAVIDE MELUZZI: 13,1 punti e 4,5 rimbalzi di media in 27 presenze nelle quali è rimasto in campo 33,8 minuti. Ha saputo guadagnarsi immediatamente i gradi di leader maximo andando in doppia cifra in 21 occasioni con un high score di 24 punti. Gradita sorpresa dopo le prestazioni contenute delle stagioni precedenti; è anche leader indiscusso della U20 nella quale il suo apporto è stato richiesto solo nelle partite più impegnative e fase finale. Bicchiere strapieno e futuro a livelli superiori (fortuna sua e purtroppo per noi).
GIACOMO SIGNORINI: 3,3 punti e 2,1 rimbalzi di media in 16 presenze nelle quali è rimasto in campo 12,1 minuti. È andato a segno in nove occasioni con un high score di 9 punti. Ha patito più volte infortuni fastidiosi che ne hanno ridotto anche l’impegno in U20 con la quale sta disputando le finali nazionali. Bicchiere mezzo vuoto augurando il meglio per il futuro.
LUCA PESARESI: 11,6 punti e 2,3 rimbalzi di media nelle 30 presenze nelle quali è rimasto in campo 27,9 minuti. È andato a segno 28 volte di cui 17 in doppia cifra con un high score di 28 punti. È stato sempre oggetto di particolari cure da parte delle difese avversarie che in certi casi ne hanno pesantemente limitato l’effetto. Bicchiere mezzo pieno con l’augurio di rivederlo il prossimo anno.
GIUSEPPE ALTAVILLA: 1,3 punti e 1,1 rimbalzi di media in 19 presenze nelle quali è rimasto in campo 8,9 minuti. È andato a segno in nove occasioni con un high score di 4 punti. In due/tre occasioni casalinghe ha ottenuto la stima e gli applausi del suo pubblico. Molto meglio l’impegno in U20 con la quale sta disputando le finali nazionali. Bicchiere “mezzo” augurando il meglio per il futuro, magari ancora con noi.
LUCA TONIATO: 2,6 punti e 1,9 rimbalzi di media in 18 presenze effettive nelle quali è rimasto in campo 13,1 minuti. È andato a segno in 12 occasioni con un high score di 9 punti. Anche lui fermo a lungo per infortuni ha dimostrato molto talento, un fattore nella U20 con la quale sta disputando le finali nazionali. Bicchiere “mezzo” augurando con l’augurio di rivedere i suoi progressi il prossimo anno.
STEFANO POTÌ: 8,4 punti e 1,6 rimbalzi di media in 10 presenze nelle quali è rimasto in campo 24,9 minuti. È andato a segno in 9 occasioni con un high score di 17 punti nella penultima decisiva. Arrivato in corsa con la ruggine di un’annata non positiva a Cassino non è stato particolarmente determinante pur fornendo un buon bottino. Bicchiere mezzo vuoto che probabilmente non merita ma è andata così.
PAOLO MAIELLO: 1,8 punti e 1,1 rimbalzi di media in 19 presenze nelle quali è rimasto in campo 8,5 minuti. È andato a segno in 9 occasioni con un high score di 11 punti. Anche lui fermo a lungo per infortuni è apparso decisivo una sola volta, di maggiore rilievo il suo apporto nella U20 con la quale sta disputando le finali nazionali. Bicchiere mezzo vuoto con l’augurio di essere smentito il prossimo anno.
PAOLO BUSETTO: 6,0 punti e 3,3 rimbalzi di media in 30 presenze nelle quali è rimasto in campo 27,7 minuti. È andato a segno 26 volte di cui 7 in doppia cifra con un high score di 15 punti. Iniziato alla grande il campionato ha un avuto un lungo calo in fase offensiva fornendo sempre il massimo impegno difensivo quasi sempre speso sull’avversario più impegnativo. Bicchiere mezzo pieno terminando in crescendo, ha solo vent’anni e non può che migliorare.
LEONARDO BATTISTINI: 15,9 punti e 6,6 rimbalzi di media in 30 presenze nelle quali è rimasto in campo 25,3 minuti. È andato a segno in tutte le gare di cui 23 in doppia cifra con un high score di 28 punti. L’oggetto misterioso è divenuto rapidamente insostituibile sotto ogni profilo: per fisicità, intensità e produttività risultando quasi sempre il migliore under 22 del girone D e non solo. Bicchiere strapieno e futuro a livelli superiori (fortuna sua e noi non dimenticheremo i suoi voli sopra al ferro).
EDOARDO TIBERTI: 3,4 punti e 3,2 rimbalzi di media in 26 presenze nelle quali è rimasto in campo 10,8 minuti. È andato a segno in 16 occasioni con un high score di 16 punti. Grande senso della posizione ed ottimi fondamentali, penalizzato in termini d’esperienza. Di altro peso specifico la sua presenza nella U20 con la quale sta disputando le finali nazionali. Bicchiere “mezzo” con l’augurio di essere smentito il prossimo anno.
JACOPO AGLIO: 6,4 punti e 3,7 rimbalzi di media in 30 presenze nelle quali è rimasto in campo 23,6 minuti. Ha saltato la presenza nel tabellino una sola volta andando 8 volte in doppia cifra con un high score di 16 punti. Veterano della serie B a Rimini a soli 21 anni e a volte troppo dimenticato in panchina ha sempre dato prova di impegno, qualità e quantità. Bicchiere tutto pieno e preghiera di non andare via nella prossima stagione.
FRANCESCO FOIERA: 10,8 punti e 5,2 rimbalzi di media in 29 presenze nelle quali è rimasto in campo 23,1 minuti. È andato a segno in tutte le gare di cui 17 in doppia cifra con un high score di 21 punti. Dispensa basket da enciclopedia per non parlare del carattere e dell’esperienza oltre ad essere il punto di riferimento per chiunque. Ha chiuso l’ennesima annata strepitosa facendomi consumare tutti gli aggettivi positivi. Bicchiere strapieno e preghiera di non andare MAI via.
ASEN POVOV e MARTIN CHAVDAROV due panchine per il primo con breve gita in campo con 2 rimbalzi e solo panca per il secondo. Il loro bicchiere li aspetta il prossimo anno.
ANDREA MAGHELLI, RENZO GALLI, SIMONE BRUGÉ: Avevano in mano una scommessa da giocare e molto complicata da vincere. Firmano una stagione che ha molti più lati positivi di quanto dica la classifica. Tutto il duro lavoro svolto è stato evidente e solo pochi sgradevoli episodi hanno tolto la gioia del playoff. Le statistiche dicono 73,6 punti segnati con 73,2 subiti, 53% nel tiro da 2 e 35% nel tiro da 3 con 67% ai liberi e 34,4 rimbalzi con 15 assist. Il saldo perse recuperate dice 15,4/5,2 e meritano un caloroso applauso col bicchiere tutto pieno.
LA SOCIETÀ: Al sempre sia lodato pubblico del Flaminio non va bene la gestione della prima squadra, lo ha fatto capire in mille modi e non gli si può dare torto, ma tutti sappiamo che una “prima squadra” è un costo puro e se si voglio ottenere risultati di elevato rilievo richiede un budget molto pesante: diciamo che servono almeno 300.000 “euri” l’anno oltre ai debiti pregressi ed annessi e connessi? Bene, troviamoli, affidiamoli ad uno staff che sappia farne uso corretto e godiamoci lo spettacolo sulle amate tavole del nostro palazzetto. Io ci sto, da dove si comincia?
Nel frattempo, mentre li cerchiamo (sul serio non a chiacchiere da bar) accontentiamoci di quello che passa il convento. L’oggetto sociale dell’attuale proprietà corrisponde al trarre profitto dai contratti di giocatori, più o meno giovani, cresciuti sotto al marchio del granchio con un settore giovanile che può avere l’ambizione di pagarsi le spese grazie a questi proventi. Punto e Basta. Non fa una piega e visto che c’è uno solo che paga va da se che per la prima squadra resti un budget risicato, probabilmente se la società fosse mia farei lo stesso perché credetemi è meglio che siano i conti a “tornare” ed i giocatori ad “andare”. Poiché io non c’entro nulla il bicchiere se lo riempie da solo e mi va bene così.
Naturalmente se vincerò il superenalotto ci penserò io come promisi a Matteo Peppucci in tempi non sospetti e vi assicuro che non ci saranno più problemi ma credetemi, non è il caso di farci troppo affidamento. Buona estate a tutti e sempre forza CRABS, in particolare alla nostra bellissima U20.
Daniele Bacchi