Da quando si parla della cessione di Carim, si fa sempre riferimento a Cariparma.
In realtà basta digitare Cariparma per scoprire che questo nome non esiste più.
Sono state cambiate insegne, totem, carta da lettere biglietti da visita ecc. Ora vi è solo Crédit Agricole.
Vero che sotto il logo del gruppo francese vi sono i nomi delle banche acquisite tra cui Cariparma. Ma nulla di più.
Se l’operazione andrà in porto, per la Carim succederà la stessa cosa.
Lo storico marchio della Cassa di Risparmio di Rimini nata nel 1840 è destinato a scomparire.
D’altra parte il gruppo francese già a fine 2016 aveva iniziato a rivedere le insegne delle banche acquisite in Italia. Il simbolo CA con l’accento rosso accompagna la scritta Crédit Agricole, “sottotitolata” alternativamente dal nome delle banche Cariparma, FriulAdria e Carispezia, nelle rispettive aree storiche di riferimento.
In questo modo il Gruppo – veniva affermato nella presentazione del nuovo logo – “vuole ribadire al mercato la sua doppia natura. Da una parte l’appartenenza ad una grande realtà internazionale, il Crédit Agricole, prima banca in Europa per numero di clienti e sesta al mondo per patrimonio, che gli ha permesso di confermarsi tra i principali player bancari in Italia. Dall’altra il legame delle tre banche con i territori”. Questo secondo aspetto serve per mantenere la clientela delle banche acquisite.
